Distretto Nord

Residenti arrabbiati di un “villaggio protestante” sostituiscono l’insegna in lingua irlandese con bandiere dell’Unione

Nella foto il cartello che si trovava al Mill Park

 

Un cartello in lingua irlandese installato in un villaggio a maggioranza protestante è stato rimosso dai residenti infuriati a pochi giorni dall’installazione da parte del consiglio locale. Il cartello è apparso per la prima volta nel Mill Park di Tobermore giovedì mattina, con grande sorpresa di tutti gli abitanti, compresi i rappresentanti eletti. Sabato era scomparsa e al suo posto erano rimaste due bandiere dell’Unione. La consigliera del DUP Anne Forde ha dichiarato di essere consapevole che i residenti hanno preso in mano la situazione e ha messo in guardia il Mid Ulster District Council dal sostituire il cartello rubato. “Molte persone erano molto arrabbiate e molti residenti hanno espresso la loro opposizione all’affissione di un cartello irlandese in un villaggio protestante”, ha dichiarato al Belfast Telegraph.

“Non volevo entrare in polemiche, ma la gente è molto scontenta. Tutti sono rimasti scioccati, io stessa sono rimasta scioccata. Si è scatenato un vero e proprio putiferio”. Il rappresentante eletto ha accusato l’autorità locale di non aver effettuato una consultazione adeguata prima di collocare il cartello irlandese a Mill Park. “Non ho avuto voce in capitolo e non l’ha avuta nessuno di coloro che vivono qui”, ha detto. “Non sapevo che sarebbe stato messo lì finché non è apparso”. La signora Forde ha detto che il Consiglio deve riflettere molto attentamente prima di sostituirlo e riconoscere di aver agito in modo provocatorio. “Questo non è un villaggio che parla irlandese”, ha detto. “La maggior parte dei residenti non accetta che la lingua irlandese debba essere insegnata in Irlanda del Nord. Non so come il Consiglio affronterà la questione in futuro, ma sostituire il cartello è uno spreco di denaro per i contribuenti, perché ovviamente non ci resterà. Il consiglio deve accettare che l’apposizione del cartello non era accettabile – è un villaggio protestante e nessuno è stato informato”.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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