Distretto Nord

Šefčovič fa pressione su Londra in vista dei colloqui sul protocollo: “Crescente impazienza tra i paesi membri dell’Ue”

Il vicepresidente della Commissione europea Maroš Šefčovič ha avvertito i negoziatori britannici della crescente impazienza tra i paesi dell’UE sulle questioni commerciali dell’Irlanda del Nord e altri problemi in sospeso dopo la Brexit, ha detto al Financial Times in un’intervista.

Šefčovič ha affermato che la prossima riunione del comitato misto UE-Regno Unito, un forum istituito per supervisionare l’accordo di ritiro della Brexit, nella settimana del 7 giugno dovrebbe concordare una “road map” comune per risolvere le differenze sul funzionamento del confine commerciale dell’Irlanda del Nord.

Perché questo funzioni, Šefčovič dice che Londra deve mostrare più creatività e pragmatismo.

“Per essere abbastanza onesti, tutte queste soluzioni vengono dalla nostra parte”, ha detto Šefčovič al FT.

“È abbastanza chiaro che, se non vediamo sviluppi positivi, l’atmosfera sarebbe più acida, [rendendo] più difficile cercare compromessi politici. L’ambiente politico sarebbe molto più impegnativo”, ha aggiunto.

Il protocollo dell’Irlanda del Nord è una pietra miliare dell’accordo commerciale post-Brexit dell’anno scorso, volto a evitare un confine fisico tra Irlanda e Irlanda del Nord. Ma le discussioni su come evitare gli ostacoli commerciali non sono state “estremamente produttive”, ha detto recentemente David Frost, il capo negoziatore del Regno Unito sulla Brexit ai deputati.

Bruxelles vede il protocollo dell’Irlanda del Nord come una soluzione ai problemi creati dalla Brexit. Ma è stato incolpato della violenza nelle strade dell’Irlanda del Nord, con i politici unionisti della regione che hanno chiesto al primo ministro Boris Johnson di eliminarlo.

Nel frattempo, i gruppi imprenditoriali stanno spingendo per un accordo che aiuti ad alleviare le interruzioni del commercio.

 

Let

Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

Related Articles

Close