Lo Scottish National Party (SNP) è rimasto in silenzio ieri sera dopo che l’ex primo ministro nordirlandese Arlene Foster ha affermato che il partito è una “immagine speculare” dello Sinn Fein. Entrambi i partiti stanno creando una narrativa che un’Irlanda unita e una Scozia indipendente sono inevitabili, ha scritto l’unionista Foster in un pezzo di opinione pubblicato domenica. L’ex leader del DUP crede che nessuna delle due sia probabile e che sia l’Irlanda del Nord, che la Scozia, stiano molto meglio all’interno del Regno Unito.
“Lo SNP è un’immagine speculare dello Sinn Fein in Irlanda del Nord che ora dice a chiunque sia disposto ad ascoltare, che un’Irlanda unita è inevitabile”, ha scritto la signora Foster in una colonna per il quotidiano Express.
“Entrambe le organizzazioni hanno la maggioranza contro di loro, ma creano una narrativa che ciò che cercano sta arrivando, e sta arrivando presto. Sfortunatamente, questa narrazione è poi gestita da alcune organizzazioni di media e da persone che francamente dovrebbero imparare molto. Lo storicismo è un’aspettativa che gli eventi determineranno un risultato – e questo è ciò su cui sia lo Scottish National Party che lo Sinn Fein fanno affidamento per vendere il separatismo.
È inevitabile, dicono, quindi tanto vale ingoiare il rospo. Mentre entrambi aspettano Godot, come Beckett, noi del movimento Pro-UK dobbiamo costruire per il domani, mostrando proattivamente i benefici dell’Unione e non aspettare un punto di crisi”.
L’SNP non ha risposto alle richieste di replica del Belfast Telegraph, in particolare in relazione all’affermazione della signora Foster che il partito è una “immagine speculare” dello Sinn Fein.
Arlene Foster ha aggiunto:
“Lo status quo è sempre più difficile da difendere che da attaccare, ma non abbiamo bisogno di andare troppo lontano per trovare un esempio dell’importanza e della rilevanza dell’Unione. La pandemia di Covid ha dimostrato in tanti modi ancora una volta perché questa Unione funziona. Che si tratti dell’aiuto finanziario dato agli individui o alle aziende durante l’isolamento attraverso il Tesoro; la forza e la resilienza del servizio sanitario nazionale; le nostre meravigliose forze armate che si sono fatte avanti per fare qualsiasi cosa fosse necessaria; la competenza scientifica del SAGE, del JCVI o del Centro comune di biosicurezza o la rapida consegna e distribuzione del vaccino. La devoluzione ha permesso alle diverse parti del Regno Unito di reagire in modo flessibile alla pandemia, ma i fondamenti di base erano lì perché stavamo lavorando insieme sotto l’ala del Regno Unito”.
