Distretto Nord

Varadkar evita la questione dell’Irlanda unita a Davos quando proseguono i colloqui sul protocollo

Davos 2023: Il Taoiseach ha detto che i colloqui sul protocollo sono a un "punto delicato"

 

Oggi il Taoiseach Leo Varadkar ha evitato di rispondere a una domanda sulle prospettive di un’Irlanda unita durante la sua vita, citando la delicatezza dei colloqui per ottenere una svolta sul protocollo dell’Irlanda del Nord.

“Ho già risposto a questa domanda, ma siamo a un punto delicato dei colloqui sul protocollo”, ha detto Varadkar durante un panel di Davos sul futuro dell’Europa.

“Se dovessimo riuscire a trovare un accordo, dovremmo cercare di ottenere il sostegno di tutte le comunità. Non voglio dire nulla che possa essere visto come una provocazione per qualcuno a nord del confine”.

Nel giugno 2021, quando era Tánaiste, Varadkar fu criticato dall’allora segretario britannico per l’Irlanda del Nord Brandon Lewis per aver detto di credere che ci sarebbe stata un’Irlanda unita nel corso della sua vita. All’epoca, Lewis disse che i commenti erano stati  “inutili e sconsiderati”.

Varadkar ha affermato che “la fiducia si è consolidata” tra l’Unione europea e il governo britannico guidato dal primo ministro Rishi Sunak, mentre proseguono i colloqui per trovare una soluzione al protocollo sull’Irlanda del Nord. Ha affermato che è importante che qualsiasi accordo venga raggiunto venga rispettato, dopo che l’ex primo ministro britannico Boris Johnson ha “deciso di allontanarsi” da un precedente accordo.

“Una zona di atterraggio non è sufficiente. Deve essere una zona di atterraggio stabile”, ha detto. “Dobbiamo essere fiduciosi che l’accordo venga approvato dalla Camera dei Comuni, e sono sicuro che lo sarà, perché [Sunak] ha una chiara maggioranza, ma anche che qualsiasi accordo venga raggiunto sia duraturo”.

E ha aggiunto: “Penso che quello che è successo negli ultimi mesi, che è molto prezioso, è che si è creata una fiducia tra l’Unione europea e il governo del Regno Unito in un modo che forse non c’era in passato. E questo mi rende piuttosto ottimista sulla possibilità di raggiungere un accordo sul protocollo nei prossimi mesi”.

Venerdì il Taoiseach incontrerà Keir Starmer, leader del partito laburista di opposizione del Regno Unito, che è arrivato nella città alpina svizzera con il messaggio di voler migliorare le relazioni del Regno Unito con l’UE dopo la Brexit.

Parlando con i giornalisti all’inizio della giornata, Varadkar ha detto che “sarebbe davvero una buona cosa” se si raggiungesse una svolta sul protocollo dell’Irlanda del Nord entro il 25° anniversario dell’Accordo del Venerdì Santo, ad aprile.

“Ma se ciò non fosse possibile, questo non ci farà fermare. Non è una scadenza assoluta”, ha detto. “Ma naturalmente, per molte ragioni, sarebbe bello avere un accordo prima di allora”.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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