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Edimburgo: la Brexit renderà Clara Ponsati immune dall’estradizione in Spagna

Clara Ponsati sta affrontando un’accusa di sedizione per il suo ruolo nel referendum catalano del 2017. La professoressa universitaria, economista ed ex ministra dell’istruzione alla Generalitat di Barcellona che sta rischiando l’estradizione verso la Spagna, con la Brexit diventerà membro del Parlamento Europeo e perciò le sarà garantita l’immunità diplomatica, secondo il suo team legale.

Clara Ponsati, una professoressa all’Università di Saint’ Andrews in Scozia, è accusata di sedizione per il suo ruolo nel referendum catalano del 2017. E’ apparsa davanti alla corte del giudice di  Edimburgo ieri per l’udienza preliminare. Una lista provvisoria dei testimoni è stata data allo Sceriffo Nigel Ross con i nomi dei politici spagnoli che il suo team legale ha deciso di citare alla corte, compreso il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez.

Lo sceriffo, il giudice caledone, ha comunicato che il 5 marzo verranno ascoltati gli avvocati per discutere della competenza del mandato di arresto e per le questioni relative alla doppia incriminazione, che si riferisce al reato in entrambi i paesi. Si pensa che la discussione durerà un paio di giorni. L’avvocato della professoressa Ponsati, Aamer Anwar, ha dichiarato fuori dalla corte che la Brexit renderà l’accademica un membro del parlamento europeo, in quanto, senza i parlamentari del Regno Unito in uscita dal blocco, la Spagna avrà diritto ad altri cinque membri del Parlamento.

L’avvocato ha fatto brillare che: “quando il Regno Unito lascerà il Parlamento Europeo, il 31 Gennaio i suoi parlamentari perderanno i loro posti e al momento la Spagna potrà ricevere 5 seggi supplementari. Se così dovesse essere, Clara Ponsati è sulla lista per uno dei cinque posti di parlamentari, e potrà prendere il suo posto poco dopo il 31 gennaio, perciò avrà anche diritto all’immunità. Le autorità spagnole dovrebbero ritirare il mandato contro Clara se e quando diventerà immune” anche se non è detto che ciò accada.

“Quando Clara diventerà membro del Parlamento europeo, sarà necessario effettuare una valutazione su come influenzerà la procedura del mandato, soprattutto se la Spagna non dimostrerà più rispetto per la norma del diritto internazionale”. Il Parlamento europeo sta attualmente valutando una petizione da parte delle autorità spagnole per revocare l’immunità detenuta dai deputati catalani Carles Puigdemont e Toni Comin, che vivono in esilio autoimposto in Belgio. Aamer Anwar ha anche sostenuto che la sedizione è stata abolita nel Regno Unito e il tentativo di estradizione non è legale. Sempre davanti alla corte ha dichiarato: “Le azioni di Clara non costituivano un reato – né nel diritto nazionale né in quello internazionale, e non sarebbero state considerate criminali nelle nazioni civili”. La Spagna ha abusato del potere statale e del processo del mandato d’arresto europeo per cercare l’estradizione di Clara Ponsati a fini politici, piuttosto che il perseguimento del crimine”. Clara Ponsati è determinata a denunciare le persecuzioni e l’ingiustizia profondamente radicate nello stato spagnolo”. Lo Sceriffo Nigel Ross ha “blindato” l’11 maggio per l’inizio dell’udienza completa che si prevede che durerà circa quattro settimane.

Tuttavia, la prof. Ponsati potrebbe essere condannata a 15 anni di prigione e si aggiungerebbe ad altri nove funzionari catalani con pene detentive comprese tra i nove e i 13 anni emesse per lo stesso reato nell’autunno dell’anno scorso.

Di Giacomo Gioga

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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