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Il lancio del libro di poesie di Peter Makem, “Tribe of Earth” a Derrynoose

 

Peter Makem

Descritto da Declan McDaid, critico letterario e responsabile della cattedra di inglese alla St Colman’s di Newry, come una delle più grandi raccolte di poesie irlandesi, il libro contiene poesie che sfidano il conformismo e hanno un vero senso di connessione con il passato e l’antico passato, e come tale c’è un senso di mistero che è molto attraente, in quanto l’autore svela alcuni dei grandi misteri della creazione. Nel libro ci sono 48 pezzi di intrigo di nuova composizione, ognuno dei quali rappresenta una nuova identificazione riguardo al destino, all’identità, alle pulsioni, alle azioni e ai rituali della razza umana. Viaggia attraverso la sua nativa Derrynoose, ricordando l’arrivo dei musicisti per la loro sessione settimanale alla luce della lampada tilly, rimane affascinato dalla nebbia sullo Slieve Gullion, celebra la più grande gloria del Glasgow Celtic, si lamenta dell’eclissi della Tigre Celtica. Il libro “The Drone Reed” è dedicato alla memoria di suo padre, Jack Makem, pifferaio uilleano, che Peter osservava spesso mentre costruiva le canne da bordone per le sue pipe. In termini profondamente descrittivi, descrive come suo padre tagli un gambo da un cespuglio di boortree e assorba se stesso nel processo di trasformazione in un’ancia. “Come una benedizione curativa, ha girato delicatamente il tubo di accordatura finché l’ululato si è stabilizzato in un ronzio profondo in risposta al chanter di chiamata”. La serata inizia alle 20.00 con un ricevimento a base di vino e formaggio, seguito da letture e saluti, firme di libri e una sessione tradizionale. Tutti sono i benvenuti. I sonetti sono stati acclamati anche dal poeta Mel McMahon, il quale ha affermato che alcuni di essi non sarebbero stati fuori posto nei “Sonetti sacri” di John Donne, in quanto dotati di un’autorità pronta ad affrontare questioni importanti. McMahon ha dichiarato: “Hanno un’incredibile capacità di setacciare le idee e trovare le pepite che vale la pena conservare. Queste poesie hanno un vero e proprio senso di connessione con il passato e l’antico passato e come tali c’è un senso di mistero che è molto attraente”. La filosofia centrale di “The Tribe of Earth” è che la pulsione umana dominante non è uno dei fattori convenzionali della psicoanalisi o della psicoterapia o di qualsiasi filosofia correlata, ma il fattore del “possesso dell’essere”. Questa dinamica dà una nuova identificazione al senso del destino umano, ai rituali, alle credenze, alle identità, alle pulsioni, alle paure, alle tensioni, alle azioni, all’arte, agli amori e agli odi della razza umana – che tutti questi sono manifestazioni del fattore molto più profondo della possessione – e non hanno identità al di fuori di questo. In relazione a ciò, la nozione di mistico non è più appannaggio dell’eremita o di rare meditazioni intense, ma è naturale e comune a tutti gli esseri umani – l’esperienza del possesso dell’essere – non una creazione del pensiero umano, ma ciò di cui esiste ogni pensiero e azione. In queste poesie, il senso dell’essere sostituisce e dà nuova comprensione alla nozione comune di senso del luogo. Ma se il fattore del mistico è la fonte di tutta la creatività, di tutta la civiltà profonda, è anche la fonte di tutti i conflitti, dove le nozioni fondamentali di paura e perdita sono la paura e la perdita effettiva di tutta l’esistenza. Questa nozione di mistico pervade tutta la cultura e identifica in modo fresco il senso di valore, l’appartenenza, il destino, le ambizioni di un popolo, che le poesie forniscono una dinamica mistica fresca agli eventi, ai paesaggi, ai luoghi, alle attività sportive, alla musica tradizionale, all’intensità culturale unica dell’Irlanda rurale basata sulla GAA e così via – tutte espressioni del più ampio fenomeno universale identificato. Ci sono quattro sezioni in questa raccolta complessiva, la prima è una serie di poesie liriche su vari temi nuovi, tutti legati alla realtà universale del mistico nella vita umana, qui e nel mondo, e temi per il futuro dell’Irlanda e il suo ruolo creativo nel mondo. La seconda parte, “Novantanove variazioni”, presenta un’ampia serie di poesie liriche brevi e condensate. La terza sezione è una nuova presentazione della nozione di Logos che illustra il dramma dell’origine della parola, parlata e scritta, culminando nella creazione dei grandi manoscritti irlandesi come il Libro di Kells – una suprema affermazione artistica universale del Logos. La sezione finale, il Tempio, proietta un’influenza immaginaria dell’identificazione trasformatrice della principale pulsione umana, come recentemente identificata, sull’approccio poetico di W.B. Yeats, T.S. Eliot, Dante e i creatori delle Upanishad, lavorando per unificare “le cataratte del pensiero occidentale, il grande meandro dell’est”. Le poesie della prima sezione sono temporaneamente libere di essere lette sul sito web www.petermakem.co.uk. In questo modo si avrà la possibilità di giudicare da soli la loro qualità.

Tribe of Earth‘ è ora in vendita in alcune librerie al prezzo di 15 sterline.

Let

Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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