Distretto NordSovraesposti

Operazione Kenova: si avvicina la chiusura dell’inchiesta ‘Stakeknife’. Beattie, UUP: “le scoperte di Boutcher, agiteranno lo Sinn Fein”

L’UUP (Ulster Unionist Party), attraverso l’autorevole voce dell’ex ranger fuciliere dell’esercito britannico, Doug Bettie – ha servito in Iraq, Bosnia ed Irlanda del Nord –  ha fatto sapere che queste ultime indagini dell’inchiesta sulla spia delle spie, stakeknife, la lama nel cuore dei Provisional IRA,  si ritorceranno contro lo Sinn Fein e contro figure di spicco del  movimento repubblicano. Le indagini su Stakeknife saranno scomode non solo per lo Sinn Fein, però. Se verranno portate avanti senza ostacoli e senza intrusione alcuna dall’esterno (o dall’interno), la “guerra sporca” che giocarono per anni indisturbati membri dell’esercito, servizi segreti e paramilitari lealisti potrà portare a conclusioni forse non sconvolgenti visto che in tanti sapevano, ma sicuramente dirompenti per la portata che potrebbero avere. Sempre che non verranno secretate in quanto troppo “sensibili”. In un comunicato di aprile 2019, Doug Beattie ha detto: “Recentemente ho scritto a Jon Boutcher, il capo della polizia del Bedfordshire, che dirige l’inchiesta di Stakeknife, nota come Operazione Kenova. So che ha in programma di consegnare un rapporto al Pubblico Ministero entro la fine dell’anno a cui poi seguirà una relazione pubblica. Spetterà poi al Pubblico Ministero decidere se ci saranno procedimenti penali”. E ha concluso: “Spero che l’Operazione Kenova, come promesso da Jon Boutcher e dall’allora Procuratore Generale, faccia luce sulle cosiddette operazioni di” sicurezza interna “dell’Ira e del suo Army Council. Questo potrebbe rendere molto scomoda la lettura di coloro che si sono formati nell’IRA nelle fila dello Sinn Fein.”

E’ un passato che non passa, non può ritornare ed è intrappolato in se stesso. Affonda le sue radici in più di quaranta anni fa, anche se dal 1998, anno della “pace” ufficiale, a essere sul banco degli imputati non sono direttamente l’IRA e le sue tante sigle, ma lo stato britannico e la sua strategia,che fondeva collusione ai livelli più alti e che per anni ha visto il suo esercito e i reparti speciali uniti con i gruppi paramilitari protestanti e lealisti, i cui obiettivi erano uccisioni e azioni anche contro i civili.

Tra le numerose inchieste (la più nota è quella sulla Bloody Sunday) l’Operazione Kenova è un’indagine che vuole chiarire il ruolo dell’esercito, dei servizi segreti  e della polizia nordirlandese nell’omicidio degli informatori.

Tutto ruota intorno a “Stakeknife”,  noto come la più importante spia infiltrata  all’interno dell’IRA, responsabile della morte di decine di persone. E’ stata anche svelata la sua identità: Fred Scappaticci, che il Consiglio militare dell’IRA lo volle a capo di una squadra che eliminasse gli informatori. Scappaticci fu arrestato e condotto in una località sconosciuta. L’indagine fu affidatata a Jon Boutcher, capo della polizia del Bedfordshire, che si dimise nel luglio 2019 dalle forze dell’ordine per  occuparsi esclusivamente dell’operazione.

Freddie Scappaticci, l’uomo “italiano” ritenuto l’agente infiltrato nell’Esercito Repubblicano Irlandese (IRA) con il nome in codice Stakeknife, è stato arrestato con l’accusa di aver partecipato a numerosi omicidi durante i Troubles, gli anni più duri del conflitto in Irlanda del Nord. La BBC riferisce che Scappaticci è stato interrogato nell’ambito dell’Operazione Kenova guidata da Jon Boutcher, capo della polizia di Bedfordshire, in Inghilterra.

Avviata nel 2016, l’operazione coinvolge un team di quasi cinquanta detective che stanno investigando su omicidi, rapimenti e torture risalenti agli anni Settanta. La storia di Scappaticci sembra uscita da un film di spionaggio hollywoodiano. Ex muratore, figlio di immigrati italiani a Belfast – che come molti altri nostri connazionali si sono recati in Nord Irlanda in cerca di fortuna nell’industria navale – era sparito da tempo. Di lui non si avevano più tracce da quando nel 2003 il suo nome era stato collegato alla spia al soldo di Sua Maestà. Aveva negato tutto, ma da quel giorno è diventato introvabile. Molte le ipotesi. C’è chi dice che durante questi anni si sia nascosto alle Canarie, chi in Inghilterra e chi addirittura in Italia, dopo un intervento di plastica facciale.

Freddie Scappaticci ha abbracciato la causa repubblicana sin da giovane, all’inizio degli anni Settanta, quando aveva conosciuto in carcere Gerry Adams, ex alto ufficiale dell’IRA ora leader dello Sinn Fèin. Dopo anni di militanza sarebbe stato messo a capo della Nutting Squad, l’intelligence della formazione paramilitare repubblicana. Un’unità che aveva il compito di scoprire gli informatori di riferimento dei servizi britannici, torturarli e farli confessare, per poi ucciderli. Il gruppo è stato accusato di essere responsabile di oltre cinquanta omicidi in vent’anni. Ma il numero delle persone assassinate potrebbe essere più alto. Molto probabilmente non sapremo mai se Scappaticci sia stato davvero la spia con il nome in codice Stakeknife. Ma in ogni caso il puzzle che sta emergendo rivela un intreccio di interessi e relazioni di vita e di morte su cui sono in molti a volere il silenzio. Primi fra tutti proprio gli 007 britannici. Perchè ammettere di avere avuto un infiltrato di così alto livello nello squadrone della morte dell’IRA significherebbe essere complici fino ai piani superiori dell’establishment inglese.

Nel gennaio 2018, Scappaticci fu arrestato dalla polizia per reati tra cui omicidio e rapimento, ma fu rilasciato su cauzione. Il 5 dicembre 2018, il tribunale dei magistrati di Westminster ha condannato Scappaticci a 3 mesi di reclusione, sospesa per 1 anno, dopo essersi dichiarato colpevole di possesso di “immagini pornografiche estreme”. I materiali pornografici sono stati scoperti durante un’indagine su un grave crimine durante i Troubles.

Let

Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

Related Articles

Close