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I Kneecap ringraziano il DUP dopo il premio del pubblico al Sundance

Al termine di una settimana vorticosa nello Utah, il film Kneecap – l’autobiografia romanzata dell’omonimo gruppo rap irlandese di West Belfast – ha ottenuto il premio del pubblico al Sundance Film Festival. Dopo aver appreso la notizia, la band ha espresso la propria gioia con ironia per aver ricevuto l’ambito riconoscimento con un “ringraziamento speciale al nostro team di PR del DUP”. Questa settimana i membri unionisti del DUP e l’ex Segretario di Stato Theresa Villiers hanno criticato il finanziamento pubblico del film.

La band è giunta in Utah in modo controverso a bordo dell’iconica Land Rover antisommossa della PSNI alla prima del loro film d’esordio, durante la serata inaugurale del prestigioso festival del cinema indipendente. Il film in lingua irlandese ha ricevuto il plauso della critica ed è stato acquistato da Sony Picture Classics per essere distribuito quest’estate in Nord America, America Latina, Europa orientale, Turchia e Medio Oriente. Il film uscirà in Irlanda nel corso dell’anno.

“Un ringraziamento speciale al nostro team di PR del DUP”.  Hanno detto su X.

Il film, ambientato nel 2019, racconta la storia delle origini del gruppo e vede il debutto di Mo Chara, Móglaí Bap e DJ Próvaí al fianco del candidato all’Oscar Michael Fassbender, Simone Kirby, Jessica Reynolds, Fionnuala Flaherty e Josie Walker.

Secondo Variety – l’autorevole pubblicazione cinematografica – il film “punta il dito contro l’imperialismo britannico”.

“Kneecap, con la sua energia indisciplinata che praticamente sfugge ai confini dello schermo, è un trionfo tumultuoso e drogato in nome della libertà, che unisce sostanza politica e intrattenimento piacevole per il pubblico”.

Aggiunge: “The Quiet Girl”, un dramma pittoresco in irlandese, candidato all’Oscar, è emerso dagli sforzi dell’Irlanda, finanziati dallo Stato, di usare il cinema come veicolo per promuovere e preservare la lingua parlata da 80.000 persone. Con un tono anarchico che sicuramente farà arrabbiare qualcuno, ‘Kneecap’ si aggiunge a una lista crescente di titoli che stanno lentamente costruendo un archivio cinematografico di storie in lingua irlandese”.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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