Askatasuna Aurrera

Dodici delle venticinque donne di ETA detenute sono in condizioni d’isolamento

La piattaforma per I POWS di ETA, SARE, torna in strada l'11 gennaio ma la mobilitazione rischia di essere non autorizzata

La rete di cittadini vicina agli etarras di Euskadi Ta Askatasuna, Sare, ha chiesto ieri la mobilitazione per contribuire all’eliminazione definitiva della “politica penitenziaria di eccezione” subita dai prigionieri dell’ETA.

Al fine di “riscaldare” la tradizionale dimostrazione del primo dell’anno, che si svolgerà l’11 gennaio a Bilbao nel 2020, Sare ha indetto due manifestazioni il 21 dicembre a Pamplona (18 ore, partenza dalla vecchia stazione degli autobus) e Vitoria, 27 a Bilbao e 28 a San Sebastián. Reclameranno il ritorno a casa dei prigionieri con gravi malattie, la fine della politica di dispersione dei POWs, i diritti dei minori figli dei prigionieri e denunciano la situazione delle donne di ETA detenute.

“È necessario andare in strada per rivendicare lo sdegno del popolo basco”

Anabel Arraiza e Inaxio Oiarzabal hanno riferito, in una conferenza stampa tenutasi a Pamplona, ​​che “delle 25 donne incarcerate nello Stato spagnolo, 12 sono in condizioni d’isolamento, senza contatto con i loro partner”. Di questi, cinque sono in prigione con i figli, quattro a Picassent (Valencia) e una, Beatriz Etxeberria, ad Aranjuez, in isolamento anch’ella con sua figlia.

Di questi cinque minori, uno avrà 3 anni il 19 gennaio e, quindi, sarà separato da sua madre e suo padre, come nel caso di altri 103. Inoltre, ci sono 21 prigionieri con gravi malattie.

“Sulla base di questo scenario, con queste mobilitazioni vogliamo esprimere la necessità di cambiare l’attuale politica carceraria”, hanno affermato Arraiza e Oiarzabal. Considerano che “nel momento in cui si sta formando il nuovo governo incaricato di segnare la direzione dello Stato spagnolo, è assolutamente necessario che quella maggioranza della società basca, esca e sia attiva , in modo che questi cambiamenti così necessari per vivere insieme e per la pace siano presi in considerazione e diventino realtà.”

Tutto il contrario è l’opinione della Piattaforma spagnola per il sostegno alle vittime del terrorismo (APAVT), che ha richiesto al tribunale nazionale il divieto della manifestazione indetta da Sare per l’11 gennaio a Bilbao a favore dei prigionieri dell’ETA , che ha sempre goduto di un enorme sostegno, e ha chiesto alla polizia di intervenire nel caso la mobilitazione costituisca un crimine di apologia al terrorismo.

Daniel Losada Seoane

Llibertat presos polítics

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