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34%. Il Brexit Party di Nigel Farage conserva un grande vantaggio in vista delle elezioni europee

Il nuovo Brexit Party di Nigel Farage ha mantenuto un grande vantaggio sia sul partito conservatore al governo che sul partito laburista all’opposizione in un sondaggio sulle intenzioni di voto per le elezioni europee. Secondo l’ultimo sondaggio di Opinium per il quotidiano Observer, il nuovo partito di Farage è il 34% dei voti in vista delle elezioni del 23 maggio a cui la Gran Bretagna partecipa perché non è riuscita a lasciare l’Unione europea come previsto alla fine di marzo. Il sostegno del partito è rimasto invariato rispetto a una settimana fa. Il sondaggio ha collocato il Labour al secondo posto del 20%, in calo di 1 punto percentuale. I conservatori del Primo Ministro Theresa May restano al quarto posto con il 12%, in aumento di 1 punto. I liberaldemocratici pro-UE, che hanno esplicitamente chiesto un secondo referendum sulla Brexit, sono al 15%, in aumento di 3 punti. I conservatori e laburisti, i due maggiori partiti politici britannici, hanno sofferto una brutta espulsione nelle elezioni locali di questo mese, con gli elettori che hanno espresso la loro frustrazione per lo stallo della Brexit. Il sondaggio di Opinium ha anche mostrato che il partito Brexit ha superato i conservatori per raggiungere il secondo posto nelle intenzioni di voto generali: con il Labour al 29%, il Brexit Party al 24% e i tories al 22%. Farage, il cui ex partito UKIP è stato accreditato da molti con la forzatura del referendum britannico sull’appartenenza all’UE del 2016, ha lanciato il suo nuovo partito ad aprile, minacciando di rottamare i leader politici britannici che ha accusato di tradire il voto di uscita. Dopo aver fallito l’approvazione del parlamento tre volte per l’accordo sulla Brexit di Theresa May, il governo lo proverà ancora al parlamento per un altro voto all’inizio di giugno. I colloqui della Brexit tra governo e laburisti sono crollati nelle ore di venerdì, cioe’ dopo che May e Corbyn hanno concordato di stabilire il prossimo mese un calendario per la sua partenza dal club europeo. La Gran Bretagna è ora in procinto di lasciare il blocco a ottobre, ma con il parlamento diviso sui termini, non è chiaro come o se lo farà.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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