Distretto Nord

Arlene Foster annuncia la decisione di dimettersi da leader del DUP e da primo ministro

Il primo ministro Arlene Foster ha confermato che si dimetterà da leader del DUP il mese prossimo e da primo ministro dell'Irlanda del Nord a giugno

Di seguito la lettera integrale di dimissioni del primo ministro nordirlandese.

Poco tempo fa ho chiamato il presidente del partito per informarlo che intendo dimettermi da leader del Partito Democratico Unionista il ventotto maggio e da Primo Ministro dell’Irlanda del Nord alla fine di giugno.

È importante dare spazio nelle prossime settimane ai funzionari del partito per prendere accordi per l’elezione di un nuovo leader. Una volta eletto, lavorerò con il nuovo leader sugli accordi di transizione.

Come primo ministro è importante che io completi il lavoro su una serie di questioni importanti per l’Irlanda del Nord insieme ad altri colleghi dell’esecutivo. L’Irlanda del Nord e la sua gente sono stati pesantemente colpiti dalla pandemia di Covid-19 e c’è ancora molto lavoro da fare per guidarci attraverso la pandemia e per diminuire il suo impatto sulla vita di tutti.

È stato il privilegio della mia vita servire il popolo dell’Irlanda del Nord come primo ministro e rappresentare la mia circoscrizione di Fermanagh/South Tyrone. Sono entrata per la prima volta nell’Assemblea nel 2003 e senza dubbio il viaggio degli ultimi diciotto anni è stato memorabile. Ci sono molte persone che mi hanno aiutato e sostenuto in tutto questo periodo e sarò sempre grata per la gentilezza e il sostegno che mi hanno mostrato.

Anche se ci sono stati molti momenti difficili e di prova per l’esecutivo, rimane la mia ferma opinione che l’Irlanda del Nord è stata meglio servita avendo ministri locali in questo momento. È impensabile che avremmo potuto affrontare la pandemia del Coronavirus senza i nostri ministri decentrati e senza una direzione ministeriale per i dipartimenti.

Mentre mi preparo a lasciare la scena politica, è mia opinione che se l’Irlanda del Nord deve prosperare, lo farà solo se costruita sulle fondamenta di una devoluzione efficace e duratura. Ciò richiederà un duro lavoro continuo e una reale determinazione e coraggio da parte di tutti.

Mentre l’attenzione è su di me oggi, riconosco che questo passerà. Per me la mia decisione di entrare in politica non è mai stata di partito o di persona, ma di parlare a favore di chi non ha voce e di costruire un’Irlanda del Nord che potesse prosperare ed essere in pace all’interno del Regno Unito.

Sono la prima a riconoscere che ci sono stati alti e bassi negli ultimi cinque anni e mezzo.

Il risultato delle elezioni dell’Assemblea del 2016 e il miglior risultato di sempre del nostro partito a Westminster nel 2017 spiccano tra i punti più alti, quando l’elettorato ha inviato un chiaro messaggio che voleva mantenere l’Irlanda del Nord in movimento.

Il Confidence and Supply Agreement è stato in grado di portare un miliardo di sterline di spesa extra per tutti in Irlanda del Nord. Le nostre priorità non erano ristrette, ma si basavano su più investimenti nella salute mentale e negli ospedali, portando la banda larga alle comunità rurali, migliorando le nostre strade e garantendo finanziamenti per incoraggiare più alloggi e istruzione condivisi.

Per le nostre vittime innocenti (dei troubles), sono orgogliosa che abbiamo lottato insieme e, anche se troppo tardi per alcuni, abbiamo finalmente assicurato una pensione veramente meritata per voi.

Per le nostre forze armate, il commissario dei veterani è in funzione. Avete un avvocato che vi difende e assicura che la vostra voce sia ascoltata nel cuore del governo.

Naturalmente, come per gli alti, ci sono stati i bassi lungo la strada.

I tre anni senza devolution hanno causato un danno incalcolabile ai nostri servizi pubblici e l’inchiesta sulla RHI è stato un periodo difficile. Il protocollo imposto contro la volontà degli unionisti è servito a destabilizzare l’Irlanda del Nord in tempi più recenti.

Mentre c’è ancora un lavoro da fare, sono orgogliosa che ci sia una giovane generazione di unionisti democratici che si sta impegnando in politica e sta cercando di plasmare l’Irlanda del Nord per il meglio.

Negli ultimi dodici mesi, ho tenuto riunioni online ogni settimana con i giovani, soprattutto quelli delle comunità della classe operaia, e li ho incoraggiati, specialmente le giovani donne, a farsi coinvolgere.

Faccio eco a questo incoraggiamento oggi. La politica e il dibattito sono l’unica via per cambiare la società. Voi sarete e potrete essere i deputati, gli MLA e i consiglieri di domani.

La mia elezione come leader del Partito Democratico Unionista ha rotto un soffitto di vetro e sono contenta che abbia ispirato altre donne ad entrare in politica e le abbia spronate ad assumere una carica elettiva.

Capisco le critiche misogine che le figure pubbliche femminili devono subire e purtroppo è lo stesso per tutte le donne nella vita pubblica.

Voglio incoraggiarvi ad andare avanti e non lasciate che i linciaggi online vi abbattano.

Alle centinaia di sostenitori del partito che si sono messi in contatto negli ultimi giorni, dico un grazie sincero per le opportunità di servirvi e per il sostegno che mi avete dato. Per quasi cinque anni e mezzo sono stata incredibilmente orgogliosa nell’avere avuto l’opportunità di guidare il Partito Democratico Unionista.

Ho cercato di condurre il partito e l’Irlanda del Nord lontano dalla divisione e verso un percorso migliore.

Ci sono persone in Irlanda del Nord con un’identità britannica, altre sono irlandesi, altre sono nordirlandesi, altre sono un misto di tutte e tre e alcune sono nuove ed emergenti. Dobbiamo tutti imparare ad essere generosi l’uno con l’altro, vivere insieme e condividere questo meraviglioso paese.

Il futuro dell’unionismo e dell’Irlanda del Nord non si troverà nella divisione, ma solo nella condivisione di questo luogo che tutti noi abbiamo il privilegio di chiamare casa.

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