Arlene Foster non ci sta. “Traditi da Boris Johnson sul confine doganale nel Mare d’Irlanda”
Il leader del Demoratic Unionist Party (DUP), l’unionista Arlene Foster, ha accusato Boris Johnson stasera di aver infranto la parola sui controlli doganali del Mare d’Irlanda dopo la Brexit e ha detto che non può fidarsi di nuovo di lui.
La Foster ha detto che i funzionari doganali le hanno detto che ci sarebbero stati controlli nel Mare d’Irlanda, contrariamente alle promesse del Primo Ministro che non ci sarebbero stati confini tra la provincia e la mainland dopo che la Gran Bretagna l’uscita dall’Unione Europea.
Venerdì il leader laburista Jeremy Corbyn ha rivelato documenti classificati del Tesoro che mostravano che ci sarebbero state “scartoffie extra” per il commercio tra il nord dell’Irlanda e la Gran Bretagna.
Anche Stephen Barclay, segretario alla Brexit dei Tories, ha indicato che ci saranno controlli.
I timori di una frontiera nel Mare d’Irlanda sono stati tra i motivi che hanno portato 10 deputati DUP – che hanno sostenuto il governo conservatore da quando Theresa May era PM – a votare contro l’accordo di uscita di Johnson.
Alla domanda se l’accordo sulla Brexit di Johnson rappresentasse un “tradimento”, Foster ha dichiarato al programma Today della BBC: “Penso che dica di più sulla persona che ha infranto la sua parola con me e con la base del Partito Democratico Unionista”.
Quando le è stato chiesto se sarebbe stata disposta a prendere il premier Johnson sulla parola in futuro, ha detto: “Beh, una volta morsa, ci penso due volte. Cercheremo sicuramente di capire nel dettaglio di come sarà.”
Domenica, Johnson ha ammesso che ci sarebbero stati dei controlli sulle merci che viaggiavano dalla Gran Bretagna al nord dell’Irlanda se poi queste si fossero trasferite nella Repubblica. Ma ha continuato a insistere sul fatto che il suo accordo sulla Brexit non creerà attrito nel commercio attraverso il Mare d’Irland.
