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Barnier vola a Belfast. Il capo negoziatore dell’UE incontra oggi il DUP e lo Sinn Féin

Il capo negoziatore UE sulla Brexit Michel Barnier incontrerà oggi i rappresentanti dello Sinn Féin e DUP mentre inizia il conto alla rovescia per l’uscita del Regno Unito dal club dei 28 stati membri fissata alle ore 23 del 31 gennaio.

Il vice primo ministro di Stormont, Michelle O’Neill (SF), e il ministro dell’economia, l’unionista Diane Dodds (DUP), terranno colloqui privati ​​con Barnier e si aspettano di ottenere protezioni per il nord in relazione al commercio e al processo di pace.

La scorsa settimana, un alto funzionario dell’UE ha avvertito che non avrebbe tollerato alcuna “inversione di marcia” sulla parte dei controlli frontalieri dell’Irlanda del Nord previsti nell’accordo sulla Brexit.

L’accordo di recesso significherà che il nord continuerà a seguire le norme dell’UE sui prodotti agricoli e manifatturieri, mentre il resto del Regno Unito non lo farà.

Fonti nazionaliste affermano che oggi O’Neill chiarirà a Barnier che la maggioranza degli elettori del nord ha votato per rimanere e nell’Unione Europea e su questa base chiederà rassicurazioni sui diritti, la pace e l’economia irlandese.

Il voto Brexit nel referendum nella provincia è stato del 55,8 per cento dei contrari all’uscita nel 2016.

Tuttavia, un sondaggio condotto lo scorso anno ha riscontrato un aumento significativo fino al 72% dell’opposizione alla Brexit.

La scorsa settimana, i membri dell’Assemblea di Stormont hanno respinto unanimamente il piano di uscita del governo britannico dall’Unione Europea.

Nonostante sia a favore della Brexit, il DUP si oppone tuttavia al piano di Johnson per i timori di vedere controlli doganali sulle merci che viaggiano dall’Inghilterra, Scozia e Galles verso l’Irlanda del Nord.

Il primo ministro Arlene Foster ha esortato il premier Johnson a “mantenere la sua promessa” di accesso illimitato al mercato britannico e garantire che “la competitività sia mantenuta”.

Da parte sua, durante il dibattito della scorsa settimana,  la repubblicana O’Neill ha dichiarato che un impegno dell’UE in caso di unificazione sarebbe stato un fattore chiave per la futura riadesione.

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