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BREXIT: Farage torna in sella e prepara l’ultima spallata ai tories. Presentato nuovo partito per le europee

Mentre minacciava a destra e manca, Nigel Farage ha lanciato il “Brexit Party” sfruttando la crisi subita dal partito conservatore britannico. Il controverso eurodeputato ed ex-leader del partito eurofobico UKIP ha presentato ufficialmente oggi la sua nuova formazione, con la quale spera di “vincere le elezioni europee” nel Regno Unito e di “guidare una rivoluzione politica” nel paese. E la sua prima firma per le liste è molto simbolica: la sorella di Jacob Rees-Mogg, leader della fazione brexiter dei tories: è il vero tormento di Theresa May. Al pari degli unionisti nordirlandesi.

L’annuncio arriva nel momento esatto per intensificare la crisi interna del partito che sostiene il governo del primo ministro, May. Nelle ultime settimane, le successive estensioni della Brexit e l’apertura dei negoziati con l’opposizione hanno causato un crescente disagio tra i tories e la base dei suoi dei militanti. Da tutto il paese vengono annunciate vittime di partito. L’intero baraccone di May e Corbyn potrebbe ulteriormente complicarsi se Farage arrivasse a dama per far votare per i partiti pro-Brexit più radicali. L’ultimo sondaggio per le europee, infatti, ha avvertito che i conservatori potrebbero perdere fino a metà del 42% dei voti ottenuti due anni fa. E ovviamente Farage vuole pescare da lì.

“L’establishment sta umiliando il Regno Unito, la Brexit è stata tradita, siamo stati traditi, motivo per cui ho fondato il Brexit Party”, ha annunciato Farage. Nella sua carriera politica, sette elezioni perse per il Parlamento britannico e quattro vinte al Parlamento europeo. E lì che vuole tornare a fare rumore. “Ci meritiamo qualcosa di meglio di quello che riceviamo dai nostri deputati, è ora di cambiare la politica in meglio”, ha riassunto. Le prime aggiunte alle loro liste hanno mostrato quale sarà il suo piano. Il presidente del suo nuovo partito sarà Richard Tice, CEO della società di gestione patrimoniale Quidnet Capital, ex-miller Tory e fondatore di Exit, una lobby molto potente pro-Brexit. Al suo fianco, la Rees-Mogg, ex candidata tory: una della “nuova guardia” che una volta presentò David Cameron per rinnovare il Partito Conservatore. Un segno netto di dove i militanti tories si stanno dirigendo negli ultimi anni. “È una grande candidata, anche se mi pento della sua partenza dal partito”, è stata la risposta di Jacob Rees-Mogg, suo fratello e leader dei brexiteros nel Parlamento britannico.

Una astuta mossa che coprirà i due volti della Brexit elettorale 2.0.

Per Farage, il Regno Unito è “un paese di leoni gestito da asini”.

In effetti, l’organizzazione attivista filo-europea “Guidati da Asini” che si è dedicata a riempire il paese di manifesti che ricordano gli slogan elettorali dei conservatori, è andata avanti con la registrazione del partito per la Brexit di Farage e dal web hanno reindirizzato a una pagina di informazioni in cui incoraggiano i cittadini europei che vivono nel Regno Unito a registrarsi per votare alle elezioni.

Nel 2014 la partecipazione alle elezioni europee nel Regno Unito è stata solo del 35,6%. Quest’anno, la tensione politica da entrambe le parti può portare a un record storico.

L’arcano splende al sole che spiega perché’ Theresa May stia cercando disperatamente di trovare un accordo per lasciare l’Unione europea prima di tale data e per evitare un voto che può inviare messaggi molto forti su quello che pensano i cittadini britannici per la seconda volta.

La politica britannica può ancora subire gravi turbamenti nei 6 mesi di estensione della Brexit.

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