Bruxelles avvia una procedura d’infrazione contro il Regno Unito per l’Irlanda del Nord
L'UE sostiene che il Regno Unito non ha rispettato parti significative del protocollo che regola gli accordi commerciali post-Brexit per l'Irlanda del Nord
La mossa si aggiunge ad altre procedure legali avviate dall’UE nel mese di giugno
L’Unione europea ha avviato quattro nuove procedure d’infrazione contro il Regno Unito, uno Stato non membro, per non aver rispettato parti significative del protocollo che regola gli accordi commerciali post-Brexit per l’Irlanda del Nord. Le infrazioni riguardano i requisiti doganali, le accise generali, i dazi sugli alcolici e le norme UE sull’IVA. “In uno spirito di cooperazione costruttiva, la Commissione si è astenuta dall’avviare alcune procedure di infrazione per oltre un anno per creare lo spazio necessario a cercare soluzioni congiunte con il Regno Unito”, ha dichiarato venerdì la Commissione europea in un comunicato. “Tuttavia, la riluttanza del Regno Unito a impegnarsi in una discussione significativa dallo scorso febbraio e il continuo passaggio della legge sul Protocollo dell’Irlanda del Nord nel Parlamento britannico vanno direttamente contro questo spirito”. Giovedì la Camera dei deputati britannica ha approvato la legge sul Protocollo per l’Irlanda del Nord, che prevede l’abolizione di alcune norme che regolano l’accordo con l’UE. Le nuove procedure di infrazione annunciate venerdì dall’UE si basano su una precedente azione legale intrapresa dall’UE contro il Regno Unito a giugno. Questa volta, Bruxelles ha accusato il Regno Unito di non far rispettare i requisiti doganali dell’UE sulle merci esportate dall’Irlanda del Nord in Gran Bretagna. “Questa decisione aumenta significativamente il rischio di contrabbando attraverso l’Irlanda del Nord”, ha dichiarato la Commissione europea, senza contare che l’esportazione di alcune merci è limitata o addirittura vietata. La Commissione europea ha inoltre affermato che, per quanto riguarda i piccoli produttori artigianali di alcolici, “qualsiasi divergenza dalle accise armonizzate dell’UE distorcerebbe anche la concorrenza nella fornitura di questi prodotti all’interno del mercato unico”, di cui l’Irlanda del Nord fa ancora parte.
