La Commissione europea prevede che entro la metà di quest’anno saranno pronti posti permanenti di controllo alle frontiere post-Brexit in Irlanda del Nord. Il portavoce della Commissione Daniel Ferrie ha affermato che il Regno Unito ha degli obblighi da rispettare ai sensi del protocollo dell’Irlanda del Nord, che regola il commercio di merci dal resto del Regno Unito. I controlli del Mare d’Irlanda richiesti ai sensi del protocollo sono attualmente in corso presso gli edifici portuali esistenti riconvertiti e altre strutture temporanee. Bruxelles, si aspetta lo stesso impegno quando si tratta degli obblighi del governo del Regno Unito ai sensi del protocollo relativo alle strutture permanenti che devono essere messe in atto entro la metà di quest’anno. Ma intanto, un ministro unionista di Stormont che rappresenta il DUP è stato contestato dai colleghi dell’esecutivo nordirlandese per la sua controversa decisione di interrompere il lavoro sui posti di ispezione permanenti. Ciononostante, Ferrie ha mostrato un certo ottimismo: “Abbiamo ricevuto rassicurazioni sul fatto che questi annunci la scorsa settimana non influenzeranno l’attuale lavoro dei posti di controllo temporanei alle frontiere in Irlanda del Nord, quindi i controlli e i controlli pertinenti continuano a svolgersi come al solito. Ci aspettiamo – afferma – lo stesso impegno quando si tratta degli obblighi del governo del Regno Unito ai sensi del protocollo per quanto riguarda le strutture permanenti che devono essere messe in atto entro la metà di quest’anno, entro la metà del 2021, in linea con il protocollo e anche in linea con le decisioni del Comitato misto dello scorso dicembre”. Le strutture permanenti dovrebbero essere costruite nei porti di Belfast, Larne, Warrenpoint e Foyle. La costruzione fisica non è iniziata in nessuno dei siti, con i lavori attualmente ancora in fase di progettazione e preparazione. Il DUP e altri partiti unionisti nell’Irlanda del Nord stanno spingendo affinché il protocollo venga abbandonato, sostenendo che ha creato un cuneo economico tra la regione e la Gran Bretagna che mina l’unione. La mossa del ministro dell’agricoltura del DUP Gordon Lyons di abbandonare i progetti di costruzione nei porti è stata discussa lunedì durante una riunione programmata dell’esecutivo di Stormont. I ministri dello Sinn Fein, dell’SDLP e dell’Alliance Party, i tre partiti europeisti dell’esecutivo, sostengono che non ha l’autorità per agire unilateralmente su questioni considerate significative o controverse.
