Distretto Nord

Centinaia di repubblicani partecipano al 30° anniversario dell’omicidio del leader INLA Dominic McGlinchey

I repubblicani si sono riuniti domenica a Co Derry per celebrare il 30° anniversario dell’omicidio dell’ex capo dell’INLA Dominic McGlinchey. Originario di Bellaghy, McGlinchey fu ucciso a Drogheda, Co Louth, il 10 febbraio 1994. Sua moglie Mary fu uccisa con un colpo di pistola mentre faceva il bagno ai figli piccoli nella loro casa di Dundalk, Co Louth, il 31 gennaio 1987. La coppia è sepolta insieme alla figlia Máire, morta nel 1985, nel cimitero di St Mary, alla periferia di Bellaghy. Il figlio Declan, repubblicano di spicco, morto nel 2015 all’età di 39 anni, è sepolto nelle vicinanze, così come gli hunger strikers del 1981 Francis Hughes e Thomas McElwee. Il figlio superstite della coppia, anch’egli di nome Dominic, ha assistito da bambino all’omicidio di entrambi i genitori. Alla commemorazione di oggi, che ha visto la partecipazione di diverse centinaia di persone, era presente uno spaccato dell’opinione repubblicana, tra cui l’ex parlamentare del Mid Ulster Bernadette McAliskey, La veterana repubblicana, che ha pronunciato l’orazione funebre al funerale di McGlinchey quasi 30 anni fa, è intervenuta all’evento di domenica. Sono state deposte corone e recitata una decina del Rosario in irlandese prima che la signora McAliskey dicesse ai presenti che sia Dominic che Mary McGlinchey sapevano “in cosa credevano”.

 

Bernadette McAliskey

 

“Forse non hanno sempre fatto le scelte più sagge nel loro interesse, ma nessuno di loro ha fatto una sola azione nella loro vita per migliorare se stessi, per approfittare di un altro essere umano, per fare soldi sul dolore di qualcun altro”, ha detto.

“Nessuno dei due ha mai infranto i principi in cui credeva”.

Ha aggiunto che entrambi “volevano un’Irlanda in cui le persone venissero prima dell’avidità, in cui la giustizia venisse prima del denaro, in cui ci fosse equità e nessuna povertà”.

“Forse lo vedrò nel corso della mia vita, o forse no, ma lo vedremo se continueremo a crederci e andremo molto più lontano se smetteremo di sudare e di litigare per le piccole cose”, ha detto.

“Ricordare ciò che abbiamo perso e cercare di far sì che la perdita valga lo sforzo”.

Anche il fratello di McGlinchey, Sean, consigliere dello Sinn Fein a Causeway Coast and Glens, si è rivolto ai presenti.

Ha raccontato che all’inizio della giornata aveva partecipato a un’altra commemorazione, nella vicina Lavey, in occasione del 35° anniversario dell’assassinio da parte dei lealisti del consigliere dello Sinn Fein John Davey (58 anni), avvenuto il giorno di San Valentino del 1989.

Ha raccontato che quando i resti di suo fratello sono stati riportati nel suo villaggio natale, tre decenni fa, sua madre “si è avvicinata, ha messo la mano sulla bara e ha detto ‘sei a casa ora, figliolo, sei al sicuro'”.

Ha aggiunto che “dobbiamo assicurarci che non ci siano più Dominic, Mary McGlincheys, Francises, Toms, Declans”.

Let

Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

Related Articles

Close