Distretto Nord

Condannato l’ex soldato per l’omicidio di Aidan McAnespie avvenuto 35 anni fa

David Jonathan Holden è stato giudicato colpevole di omicidio colposo nella prima condanna di questo tipo dopo gli accordi di Belfast

 

Aidan McAnespie si stava recando al campo di Aghaloo GAA per assistere a una partita di calcio quando gli spararono

L’ex soldato dichiarato colpevole di aver ucciso Aidan McAnespie a un posto di blocco dell’esercito in Irlanda del Nord più di 30 anni fa dovrà affrontare un’udienza per la sentenza. A novembre, David Jonathan Holden (53 anni) è stato condannato per l’omicidio colposo di McAnespie nel febbraio 1988. È stato il primo soldato veterano a essere riconosciuto colpevole di un reato storico in Irlanda del Nord dopo l’accordo di Belfast. L’ex Granatiere Holden, che è stato rilasciato su cauzione in attesa della sentenza, dovrà tornare alla Belfast Crown Court venerdì prossimo. Indipendentemente dalla sentenza, Holden dovrà scontare un massimo di due anni di carcere in base alle controverse disposizioni di rilascio anticipato previste dall’accordo di pace del 1998. Aidan McAnespie (23 anni) è stato ucciso ad Aughnacloy, Co Tyrone, pochi istanti dopo aver attraversato un posto di controllo di sicurezza al confine. Stava andando a un club GAA locale quando è stato colpito alla schiena. Holden aveva ammesso di aver sparato il colpo che ha ucciso McAnespie, ma aveva detto di aver scaricato l’arma per sbaglio perché aveva le mani bagnate. Ma il giudice O’Hara ha dichiarato di essere convinto, al di là di ogni ragionevole dubbio, che Holden fosse colpevole di omicidio colposo per grave negligenza. Ha rilevato che Holden aveva puntato una mitragliatrice contro il signor McAnespie e aveva premuto il grilletto, presumendo che la pistola non fosse armata. Nel pronunciare la sentenza del processo senza giuria, il giudice ha detto: “Questa supposizione non avrebbe dovuto essere fatta”. Ha anche detto che l’ex soldato ha fornito un “resoconto deliberatamente falso” dell’accaduto. Il giudice ha detto: “La domanda per me è questa: quanto è colpevole l’imputato nelle circostanze di questo caso? A mio giudizio, è colpevole al di là di ogni ragionevole dubbio”.

L’udienza per la sentenza arriva nel mezzo di una controversia in corso sui piani del governo britannico per affrontare il passato travagliato dell’Irlanda del Nord. Le proposte del Northern Ireland Troubles (Legacy and Reconciliation) Bill prevedono un’amnistia effettiva per coloro che sono sospettati di aver ucciso durante il conflitto, se accettano di collaborare con un nuovo organismo, noto come Independent Commission for Reconciliation and Information Recovery (Icrir).

Il disegno di legge vieterebbe anche future cause civili e inchieste relative ai crimini dei Troubles.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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