Distretto Nord

Ed Moloney: The Force Research Unit (FRU) – Come nasce

 

Sulla scia del rapporto de Silva sull’assassinio di Pat Finucane c’è stato un rinnovato interesse, almeno da parte degli ossessivi come noi, per le origini delle operazioni di intelligence militare britannica in Irlanda del Nord. Per coincidenza, anche la BBC Panorama ha realizzato un documentario, recentemente rimandato per qualche ragione inspiegabile, sulla Military Reaction Force (MRF), il prototipo di gruppo di intelligence istituito dal guru della controinsurrezione dell’esercito britannico, il generale Sir Frank Kitson. Questo affascinante periodo dei Troubles viene rivisitato su più fronti e meritatamente. Un documento rilasciato nel 2005 sotto la regola dei 30 anni ha gettato una luce interessante su questo primo periodo di sviluppo delle unità e delle operazioni di intelligence militare. Si tratta di un documento dell’Ufficio dell’Irlanda del Nord preparato per un incontro nell’aprile 1974 tra il primo ministro britannico Harold Wilson e il suo omologo irlandese Garret Fitzgerald e spiega in dettaglio le origini dell’MRF e la sua sostituzione con un’unità molto più grande e meglio addestrata chiamata Special Reconnaissance Unit. La SRU aveva il compito di mettere sotto sorveglianza i sospetti terroristi e di reclutare e gestire gli informatori. Ex soldati della SAS prestavano servizio presso la SRU, che era in stretto contatto con il RUC Special Branch. (Tra l’altro, l’esistenza di MRF e SRU in stretta sequenza spiega probabilmente la perenne confusione sul vero significato di MRF: era la Military Reaction o la Reconnaissance Force?) Il documento informativo – giustamente chiamato “Defensive Brief D” – sembra essere stato motivato dalla preoccupazione degli ambienti governativi irlandesi per il fatto che il SAS fosse ora in servizio in Irlanda del Nord. Un recente articolo di Robert Fisk sul Times aveva affermato che il reggimento era stato dispiegato nelle strade. Poiché il SAS era, già allora, associato a un approccio alle operazioni militari del tipo “prima spara, poi fai domande”, il governo irlandese temeva che l’impiego del SAS potesse intensificare l’ostilità dei nazionalisti nei confronti dell’esercito britannico. Il documento informativo affermava che un ufficiale del SAS e una trentina di soldati del reggimento stavano prestando servizio presso la SRU, ma dovevano tornare alla loro unità madre. Sebbene sia chiaro che molte delle funzioni svolte dalla SRU furono in ultima analisi svolte dalla Force Research Unit (tranne che la FRU era operativamente indipendente dallo Special Branch della RUC), non è affatto certo che una linea retta li colleghi. Diverse altre unità di intelligence, dal 14° Detachment di Intelligence, detto “il Det”, all’Intelligence and Security Group (IntSyGp), seguirono la scia della SRU. Ma ci sono pochi dubbi sul fatto che la SRU sia stata un precursore e un’ispirazione per la creazione, un decennio dopo, della Force Research Unit.

Ecco il briefing di Wilson e la dichiarazione del quartier generale dell’esercito britannico:

 

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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