Faida nell’UDA: 50 uomini in passamontagna rimuovono murales e targhe della brigata del South East Antrim

Dall’inizio della faida, tre settimane fa, la polizia è sempre presente nell’area. Ma stasera gli agenti sembrano essere stati colti di sorpresa e hanno protetto una casa nella zona in cui si sono barricati alcuni membri della della SEA UDA, sfidando le minacce di lasciare la penisola di Ards. Dall’inizio degli scontri, oltre 30 famiglie hanno evacuato Newtownards nel timore di essere coinvolte nella violenza. Mentre una manciata di persone si è dichiarata senza casa, la maggior parte vorrebbe tornare nell’area se si riuscisse a ristabilire la calma. Un portavoce della Clanmil Housing Association, che possiede le case nella proprietà di Weavers Grange, ha dichiarato: “Un certo numero di inquilini ha comprensibilmente scelto di stare temporaneamente da parenti o amici a causa della situazione attuale. Alcune di queste persone sono già rientrate nelle loro case, ma stiamo collaborando con il Northern Ireland Housing Executive per sostenere le persone che al momento non desiderano rientrare. Stiamo anche lavorando a stretto contatto con la PSNI su base giornaliera, che fornisce supporto al nostro personale sul posto. Con il loro sostegno abbiamo preso provvedimenti per assicurare un piccolo numero di case come misura temporanea. La situazione è in continuo mutamento e noi rimaniamo in stretto contatto con gli inquilini che hanno bisogno di noi e forniamo un supporto pratico, compresi i compiti di emergenza dei proprietari. La nostra priorità è la sicurezza e il benessere dei nostri inquilini, dei colleghi e degli appaltatori e questa settimana abbiamo incontrato la PSNI, il Northern Ireland Housing Executive e l’Ards and North Down Council, oltre a rappresentanti della comunità e della politica, per discutere degli sforzi da compiere per risolvere l’attuale situazione a Newtownards. Sono inoltre in corso rappresentazioni al Dipartimento per le Comunità in merito all’attuale riforma delle assegnazioni di alloggi in Irlanda del Nord. Tutti dovrebbero poter vivere in pace e sentirsi al sicuro nelle proprie case. Questi gruppi non hanno posto nel futuro dell’Irlanda del Nord e chiediamo a tutti coloro che ricoprono ruoli di leadership di affrontare questa piaga della nostra società”.