FT: L’Irlanda del Nord rischia di perdere l’accesso a 2.000 farmaci a causa del protocollo

Circa 2.000 farmaci attualmente offerti ai pazienti in Irlanda del Nord e prodotti in Gran Bretagna sono destinati ad essere ritirati in quanto i produttori di farmaci sono alle prese con l’onerosa burocrazia post-Brexit. La British Generic Manufacturers Association, un organismo commerciale, ha fatto sapere che i suoi membri hanno detto al dipartimento della salute del Regno Unito che avrebbero cessato di fornire i farmaci a causa del costo e della complessità di duplicare la regolamentazione solo per il mercato dell’Irlanda del Nord, dopo mesi passati a premere per una soluzione politica. La minaccia di gravi perturbazioni alle forniture di farmaci è arrivata mentre il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha avvertito il primo ministro britannico Boris Johnson che Bruxelles non rinegozierà il protocollo dell’Irlanda del Nord nel suo accordo sulla Brexit. Secondo il protocollo, che stabilisce gli accordi commerciali per l’Irlanda del Nord, la regione sarà trattata come parte del sistema normativo dell’UE per i farmaci dopo un periodo di grazia che scade a dicembre. I farmaci prodotti in Gran Bretagna per l’uso in Irlanda del Nord dovranno essere autorizzati separatamente, oltre a subire ispezioni di sicurezza e altri controlli. Mark Samuels, amministratore delegato del BGMA, ha detto che come risultato, saranno necessari ulteriori magazzini, test di laboratorio e specialisti tecnici. “Questa duplicazione potrebbe rendere l’approvvigionamento dell’Irlanda del Nord in molti casi non redditizio a lungo termine”, ha aggiunto. Con ogni settimana che passava, sempre più aziende decidevano di rimuovere i medicinali, ha detto Samuels. “Non mi risulta che abbiamo mai avuto una tale quantità di ritiri in una volta sola”. Il sistema attraverso il quale i funzionari del dipartimento della salute del Regno Unito hanno identificato i sostituti per ogni farmaco ritirato sarebbe stato messo a dura prova, ha aggiunto. Samuels ha detto di sperare che il governo britannico “fornisca risorse aggiuntive per aiutare a gestire questa situazione in modo da poter evitare una crisi”. Il dipartimento della salute pubblica non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento fatta dal Financial Times. Nel frattempo, Johnson ha detto a von der Leyen che il protocollo dell’Irlanda del Nord è “insostenibile” e necessita di “cambiamenti significativi”. Il protocollo richiede controlli al confine del Mare d’Irlanda per garantire che le merci che entrano in Irlanda del Nord dalla Gran Bretagna soddisfino gli standard dell’UE. Downing Street ha detto che Johnson ha esortato von der Leyen in una telefonata a “lavorare con il Regno Unito” nella riscrittura del protocollo per alleviare i problemi commerciali. Il governo britannico ha pubblicato mercoledì un documento che chiede di eliminare la maggior parte dei controlli sulle merci che vanno dalla Gran Bretagna all’Irlanda del Nord. “C’è un’enorme opportunità di trovare soluzioni ragionevoli e pratiche alle difficoltà che affrontano le persone e le imprese in Irlanda del Nord, e quindi di mettere la relazione tra Regno Unito e UE su una base migliore”, ha aggiunto il premier britannico. Ma la von der Leyen ha chiarito che qualsiasi modifica alla relazione commerciale deve essere nel quadro del protocollo, che Johnson ha firmato nel 2019. “L’UE continuerà ad essere creativa e flessibile nel quadro del protocollo”, ha twittato. “Ma non rinegozieremo. Dobbiamo assicurare insieme stabilità e prevedibilità in Irlanda del Nord”. Johnson ha anche chiamato la cancelliera tedesca Angela Merkel, esortandola a usare le sue settimane rimanenti in carica per convincere l’UE ad accettare grandi cambiamenti al funzionamento del protocollo. La Commissione europea giovedì ha detto ai diplomatici dell’UE che avrebbe intensificato le procedure legali contro il Regno Unito se il governo britannico fosse stato trovato in violazione dei termini del protocollo e dell’accordo di ritiro, hanno detto funzionari che hanno familiarità con le discussioni.