Distretto Nord

I commercianti si preparano ad un aumento della sterlina grazie alle trattative sull’Irlanda del Nord

Secondo un senior trader di Nomura International Plc, i trader stanno diventando più rialzisti sulla sterlina grazie alla speranza che il Regno Unito e l’Unione Europea trovino un accordo commerciale post-Brexit per l’Irlanda del Nord. Antony Foster, responsabile del Gruppo dei 10 per la negoziazione a pronti di valuta estera della banca a Londra, ha dichiarato che “ora si stanno accumulando alcuni timidi long” sulla valuta. Dopo settimane di mercanteggiamenti, i negoziatori sono vicini a trovare soluzioni a livello tecnico su questioni come le dogane e gli aiuti di Stato, ha riferito venerdì Bloomberg News. Un nuovo accordo potrebbe spianare la strada a un miglioramento delle relazioni commerciali con il blocco dell’Unione Europea e aumentare l’ottimismo degli investitori sulle prospettive economiche del Regno Unito. Dal referendum sulla Brexit, la sterlina è scesa di quasi il 18% rispetto a un paniere di valute, appesantita negli ultimi mesi dalle preoccupazioni per il rallentamento della crescita del Paese e per l’inflazione esasperata. “Dopo la Brexit, la sterlina è stata il protagonista del mondo FX”, ha dichiarato Foster in un’intervista. “È stato inserito nel DNA dei trader l’idea di essere corti sulla sterlina”.

Progressi nell’accordo

Secondo Foster, i trader hanno tenuto d’occhio i progressi di un potenziale accordo in vista delle nuove elezioni in Irlanda del Nord. Il Partito Unionista Democratico, che è favorevole a legami stretti con il Regno Unito, si è battuto per l’abolizione dell’attuale regime commerciale – il cosiddetto Protocollo dell’Irlanda del Nord – perché tratta la regione in modo diverso dal resto del Paese. Un nuovo accordo potrebbe aiutare il mercato a superare il “picco di pessimismo” per il Regno Unito e potrebbe anche aprire la “possibilità di modifiche incrementali” al più ampio rapporto UE-Regno Unito che contribuirebbero ad alleviare il freno alla performance economica, ha scritto Derek Halpenny, responsabile della ricerca per i mercati globali di MUFG, in una nota ai clienti. Tuttavia, qualsiasi accordo con l’Irlanda del Nord avrebbe bisogno dell’approvazione dei partiti politici di tutte le parti e un eventuale accordo potrebbe naufragare se non ottenesse un sostegno sufficiente. Foster ha inoltre avvertito che il posizionamento sulla sterlina è complessivamente basso. I trader della sterlina si concentreranno anche sull’esito della decisione della Banca d’Inghilterra in merito ai tassi di interesse nel corso della settimana, con i mercati attenti a capire quanto la banca centrale sia vicina a terminare il suo ciclo di rialzi, stimolato da una compressione del costo della vita. I fondi a leva hanno ridotto le loro posizioni lunghe sulla sterlina, secondo i dati della Commodity Futures Trading Commission fino al 24 gennaio.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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