Il lealista Jamie Bryson minacciato di morte
I leader lealista, portavoce dell'East Belfast Cultural Collective, è stato avvisato dalla PSNI della minaccia a suo carico
Jamie Bryson, lealista salito alla ribalta nel 2012 come leader della “rivolta delle bandiere”, è stato avvisato dalla polizia dell’esistenza di una minaccia di morte nei suoi riguardi.
Nel pomeriggio di oggi la PSNI si è recata presso l’Avoniel Leisure Centre per compiere “un’accurata ricerca dopo aver ricevuto un’informativa sulla possibile presenza di un oggetto sospetto lasciato nella zona”. L’area, di proprietà del Belfast City Council che ha avvisato i costruttori del bonfire che sporgerà denuncia per violazione di domicilio, da numerosi giorni presidiata dai lealisti di East Belfast.
“Nulla è stato trovato” dopo la perquisizione, che ha visto l’attiva collaborazione dei lealisti presenti sul terreno del comune di Belfast.
Robert Girvin, dell’East Belfast Cultural Collective – intervistato oggi dall’Irish Times<7a> insieme ad altri prominenti lealisti – ha raccontato al Belfast Live: “Abbiamo aiutato e favorito il lavoro della polizia, evacuando temporaneamente il sito e abbiamo bloccato gli ingressi. I cani da ricerca sono entrati, la polizia ha compiuto la ricerca e non ha trovato alcunché”.
Mentre la PSNI perquisiva a fondo la zona del bonfire, alcuni ufficiali hanno avvicinato il leader lealista per avvisarlo della minaccia ricevuta.
Il lealista ha detto di non prendere la minaccia di morte troppo sul serio.
“Non siamo interessati da eventi negativi o dalle provocazioni”, ha spiegato uno dei portavoce dell’East Belfast Cultural Collective. “Per quanto ci riguarda, ci stiamo godendo le celebrazioni. Penso che i lealisti si siano comportati in modo impeccabile per tutta la settimana e continueranno a farlo”.
