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Il Regno Unito deve “riscoprire l’importanza strategica dell’Irlanda del Nord per la sua sicurezza nazionale”, avverte rapporto della Difesa

La Gran Bretagna dovrebbe rafforzare la sua presenza militare in Irlanda del Nord per evitare che venga usata da Stati ostili come “porta di servizio” per attaccare il Regno Unito, avverte oggi un rapporto. In uno studio sostenuto da ex segretari alla Difesa Tory e laburisti, il think tank Policy Exchange avverte che le difese “cronicamente carenti” della Repubblica irlandese potrebbero lasciare il Paese vulnerabile agli attacchi. Il rapporto accusa Dublino di aver “persistentemente approfittato” delle capacità di difesa del Regno Unito e della NATO, lasciando il Paese esposto a una crescente “minaccia di facciata”. Il rapporto invita il governo a rafforzare la presenza navale e aerea in Irlanda del Nord per scoraggiare la crescente minaccia russa al largo della costa atlantica irlandese, dove arrivano cavi energetici e militari sottomarini che sono d’importanza vitale per le isole britanniche. In una prefazione al rapporto di oggi, l’ex segretario alla Difesa Sir Michael Fallon e l’ex capo della NATO Lord Robertson avvertono che è giunto il momento di “riaffermare l’importanza strategica dell’Irlanda, e in particolare dell’Irlanda del Nord, per la sicurezza nazionale del Regno Unito”, aggiungendo: “Sono state individuate navi dei servizi segreti russi al largo delle coste irlandesi”.

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Il think tank Policy Exchange ha affermato che esiste la minaccia che Russia, Iran e Cina utilizzino la Repubblica d’Irlanda come “porta di servizio” verso il Regno Unito. Secondo il rapporto dei consulenti della difesa, i rischi aumentano a causa della “riluttanza della Repubblica a investire sufficientemente nel suo apparato militare e di sicurezza”. I ricercatori hanno avvertito che l’espansione delle presenze russe, cinesi e iraniane nella Repubblica d’Irlanda “segnala l’intenzione di infiltrarsi e interferire nella comunità transatlantica”. I consulenti della difesa invitano il governo britannico a ripristinare la sua presenza navale e aerea attiva sul lato occidentale del Mare d’Irlanda. L’autore di Policy Exchange, Marcus Solarz Hendriks, ha dichiarato: “Con la Russia che sta sempre più sondando la vulnerabilità delle infrastrutture marittime transatlantiche, il Regno Unito deve agire per sorvegliare le sue acque nord-occidentali. Il Regno Unito non può fare il lavoro dello Stato irlandese al posto suo, ma – cambiando radicalmente la natura degli accordi di sicurezza nordirlandesi – manderà un segnale forte alla Repubblica: la nostra pazienza per il suo impegno evasivo nei confronti della sicurezza collettiva si è esaurita”.

Lo scrocco della sicurezza irlandese è una minaccia per l’Occidente

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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