Il Tánaiste irlandese Micheál Martin è oggi a Belfast per un’altra serie di incontri con i cinque principali partiti di Stormont. Martin avrà colloqui separati con Michelle O’Neill del Sinn Féin, il leader del DUP Jeffrey Donaldson, Naomi Long del Partito dell’Alleanza, il leader dell’SDLP Colum Eastwood e Doug Beattie del Partito Unionista dell’Ulster. Donaldson dovrebbe chiedere al Tánaiste se è probabile che venga aperta un’inchiesta del governo irlandese per verificare se l’attentato di Omagh del 1998, in cui sono rimaste uccise 29 persone, poteva essere evitato. Il Segretario per il Nord Chris Heaton-Harris ha annunciato ieri che il governo britannico istituirà un’inchiesta legale indipendente. Il ministro discuterà le prospettive di ripristino della condivisione dei poteri a Stormont e lo stato attuale dei negoziati tra Regno Unito e Unione Europea sul Protocollo dell’Irlanda del Nord. I colloqui si svolgono pochi giorni dopo che l’UE ha respinto le affermazioni dei media britannici secondo cui avrebbe raggiunto un compromesso sul ruolo della Corte di giustizia europea in Irlanda del Nord. Sia l’UE che il Regno Unito hanno dichiarato che permangono sfide significative.
Cos’è il Protocollo NI?
Il protocollo fa parte dell’Accordo di recesso, il trattato internazionale con cui il Regno Unito ha lasciato l’UE. Si trattava di un compromesso per evitare una frontiera dura con controlli sulle merci che dall’Irlanda del Nord passano alla Repubblica d’Irlanda e al mercato unico dell’UE. In base all’accordo, l’Irlanda del Nord ha lasciato l’UE insieme al resto del Regno Unito. Ma il governo britannico ha accettato di rimanere allineato alle regole del mercato unico dell’UE per le merci. Ciò ha permesso di effettuare i controlli nei porti dell’Irlanda del Nord invece che lungo le 300 miglia di confine terrestre. È stato soprannominato “Il confine nel Mare d’Irlanda”. Anche le norme dell’UE in materia di dogana e regolamentazione dei prodotti agroalimentari continuano ad applicarsi alle merci in arrivo in NI.
