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In Corte Suprema si decide il ricorso per Pat Finucane

La Corte Suprema inglese deve giudicare il ricorso presentato dalla famiglia dell’avvocato di Belfast Pat Finucane.

Finucane fu assassinato nel febbraio 1989 da un commando lealista in un attacco che ha mostrato apertamente la collusione tra formazioni paramilitari e forze di sicurezza.

L’avvocato fu colpito da 14 proiettili mentre pranzava con la famiglia nella cucina della sua abitazione.

La vedova Geraldine sostiene che il governo ha “rinnegato” illegittimamente la promessa di condurre un’inchiesta pubblica sull’uccisione, che è stata una delle più famose e famigerate dei Troubles.

L’ex primo ministro David Cameron decise di non svolgere un’inchiesta pubblica sull’omicidio ma ordinò un’indagine guidata dall’ex procuratore per i Crimini di Guerra delle Nazioni Unite, Sir Desmond de Silva.

Sir Desmond trovò “scioccanti” i livelli di collusione statale che coinvolgevano l’esercito, la polizia e l’MI5 ma escludeva una “cospirazione statale dominante”, spingendo la signora Finucane a parlare di “insabbiamento”.

Nel febbraio 2017, la signora Finucane perse la causa intentata davanti alla Corte d’Appello di Belfast, quando tre giudici decisero di non accogliere la richiesta di ritenere non legale la decisione di Cameron.

Mercoledì mattina, a poco più di 30 anni dall’omicidio del marito, la Corte Suprema di Londra deciderà l’ultimo round della lunga battaglia legale di Geraldine Finucane (qui in diretta dalle ore 10:45 del 27 febbraio 2019).

Nel corso di un’audizione avvenuta a giugno, l’avvocato Barry Macdonald ha dichiarato che Pat Finucane fu vittima di “una politica di esecuzione extragiudiziale sistemica che è stata cinica e tetra come si può ben immaginare”.

Di fronte cinque giudici, tra cui la presidente della corte Lady Hale, disse che “le organizzazioni terroriste lealiste sono state infiltrate, dotate di risorse e manipolate per assassinare individui identificati dall’esercito e dalla polizia come obiettivi idonei per un assassinio”.

Macdonald ha aggiunto: “In altre parole, fu terrorismo sponsorizzato dallo stato”.

Ha detto che questa politica venne “allargata” per includere avvocati come Pat Finucane, che rappresentò un certo numero di repubblicani di alto profilo.

Macdonald ha concluso: “La polizia, l’esercito e il servizio di sicurezza MI5 sono tutti implicati in una politica che ha comportato l’identificazione degli avvocati e dei loro clienti e la loro legittimazione come obiettivi di assassinio”.

Il legale Sir James Eadie, in rappresentanza del Segretario di Stato per l’Irlanda del Nord, ha dichiarato alla Corte Suprema che i tribunali di grado inferiore che hanno esaminato il caso hanno concluso correttamente che il processo decisionale relativo all’inchiesta pubblica fu “completo, genuino e legale”.

Durante un evento nel trentennale dell’assassinio di Pat Finucane suo figlio John ha detto che il padre era stato ucciso per mettere a tacere gli altri avvocati per i diritti umani.

Ha detto: “Ucciderlo fu una decisione deliberata, per mettere a tacere gli altri avvocati e impedire loro di fare quel tipo di lavoro.

“Ciò che vediamo ora è una generazione che si serve degli avvocati, persone che vogliono i loro diritti umani.

“Penso che sia davvero un retaggio di Pat Finucane, di ciò in cui credeva e che rappresentava.

“Questo mi dà enorme orgoglio. Mentre lo misero a tacere, non avrebbero potuto creare un putiferio maggiore.

“Il suo nome riverbera in tutto il mondo e un’enorme merito di tutto ciò è dovuto a mia madre”.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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