Distretto Nord

“Irlanda unita entro 30 anni” dice Tommy Kearney, ex hunger striker

Mentre prosegue il dibattito sulle potenziali implicazioni della Brexit nella regione di confine, un ex volontario dell’IRA e hunger striker ha raccontato a Donagh, durante un incontro di socialisti repubblicani, che ora c’è “l’aspettativa” per avere la riunificazione dell’Irlanda entro 30 anni

Tommy McKearney, che nel 1977 è stato accusato di aver ucciso il membro dell’Ulster Defence Regiment e postino Stanley Adams mentre consegnava la posta a Pomeroy, è stato uno dei relatori principali dell’incontro tenutosi a Donagh il 10 gennaio scorso. All’ordine del giorno c’era un sondaggio sul confine, un referendum sull’unità irlandese e il più grande punto di discussione degli ultimi decenni, la Brexit.

McKearney ha detto nel dibattito “Road to Referendum” di aver chiesto da molto tempo “la fine della divisione e della riunificazione politica”.

E ha detto che l’unità irlandese è sempre stata “un’aspirazione per repubblicani e nazionalisti” e ha aggiunto che ora c’è “una forte attesa”.

“Questo è accaduto per una serie di motivi”, ha detto Tommy McKearney davanti ad una folla di 70 persone.

“Il fallimento delle istituzioni politiche, l’economia dell’Irlanda del Nord ora periferica all’interno del Regno Unito, i problemi della Brexit e il cambiamento demografico”, ha affermato Kearney.

L’incontro pubblico organizzato dalla campagna socialista repubblicana “Yes for Unity!” ha visto McKearney insieme al consigliere comunale dello Sinn Féin Sheamus Greene, a Ciarán Cunningham in rappresentanza dell’Irish Republican Socialist Party e a Barry Murray di 1916 Societies. Moderava l’evento Tarlach Mac Dónaill, ex prigioniero dell’IRSP.

Tommy McKearney, che ora vive a Monaghan con sua moglie Patricia, si è detto favorevole ad un sondaggio sulla frontiera.

“Alla luce di ciò che sta diventando sempre più inevitabile nei prossimi due o tre decenni al massimo, adesso sono favorevole a un referendum o sondaggio sul confine.

“In contrasto con coloro che affermano che ciò potrebbe destabilizzare o creare paura all’interno della comunità unionista, la mia tesi è che ciò genererebbe la discussione necessaria e davvero essenziale per pianificare e preparare”, ha detto.

McKearney ha affermato che è fondamentale “porre le basi per un ragionato processo negoziale che ci consenta di evitare l’impensabile alternativa”.

“Dico che mentre è ampiamente riconosciuto, per ragioni comprensibili, che l’Unionismo è riluttante a discutere la possibilità di un’Irlanda unita, c’è anche una certa riluttanza all’interno dell’establishment irlandese nel Sud a discutere di questo problema.

“Chiedere un referendum e sostenere l’unità irlandese impedirebbe che il problema continuasse ad essere evitato fino a quando non si fosse raggiunto il punto di crisi”, ha proseguito.

Per l’ex hunger striker “coloro tra noi che sono favorevoli a una repubblica comprendente tutta l’Irlanda descrivono in dettaglio la natura di tale stato, al fine di dimostrare che sarà un’entità laica e democratica con enfasi sulla prosperità e benessere dei lavoratori”.

I membri del pubblico hanno chiesto che si tenessero sondaggi congiunti su entrambi i lati del confine per replicare le elezioni del 1918, durante le quali l’80% degli aventi diritto votò per l’unità irlandese, per imparare dal referendum scozzese e per dare ai giovani di 16 anni l’opportunità di votare in tale referendum.

Secondo un repubblicano presente all’incontro, ma che non vuole essere nominato, l’incontro “ha chiesto un programma per convincere i giovani unionisti che l’unione (con il resto del Regno Unito, ndt) non ha portato alcun valore in termini di diritti e di economia”.

“Un sondaggio sul confine è l’unico spettacolo in città”, ha detto il repubblicano al The Impartial Reporter.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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