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Jeffrey Donaldson invita la Repubblica d’Irlanda nel Commonwealth

L’unionista Sir Jeffrey Donaldson, intervenendo alla due giorni di conferenza nazionale del partito Fine Gael a Wexford, ha detto “che vorrebbe vedere l’Irlanda entrare nel Commonwealth.”

La platea irlandese del partito guidato dal Tánaiste Simon Coveney, ha energicamente applaudito le parole di Donaldson.

“Il Commonwealth è il posto in cui la voce d’Irlanda sarebbe ascoltata e questo vorrei vederlo accadere”

Due dei cugini di Donaldson furono uccisi dall’esercito repubblicano irlandese (Ira)  mentre prestavano servizio nella RUC, la Royal Ulster Constabulary: Sam Donaldson fu ucciso nel 1970 e Alex Donaldson, ispettore capo, morì in un attacco di mortaio contro una stazione di polizia di Newry nel 1985.

“Spero – riconosce il falco del Democratic Unionist Party – che un giorno potremo vedere la repubblica d’Irlanda unirsi a molte altre nazioni nel Commonwealth e riconoscerà, qualunque sia la nostra storia e le differenze che ci sono state nel passato, che abbiamo superato molte della diversità del passato nel trattare tali questioni, e penso che sarebbe bello affrontarle.”

La Repubblica d’Irlanda fu membro del Commonwealth fino all’aprile 1949, quando entrò in vigore il   Republic of Ireland Act del 1948, recidendo tutti i legami formali con la Corona britannica.

La legge pose fine al restante ruolo statutario della monarchia britannica nei confronti dello stato, ripetendo la legge sulle relazioni esterne del 1936, che aveva conferito a Giorgio VI e ai suoi successori quelle funzioni che l’atto trasferisce al presidente.

L’idea dell’Irlanda di ricongiungersi al Commonwealth è stata sostenuta, soprattutto, dal senatore del Fine Gael Frank Feighan, a cui Sir Jeffrey ha fatto appello nel suo speech per un certo numero di volte.

Feighan sostiene che l’adesione promuoverà i valori dell’Irlanda su scala globale e rafforzerà le relazioni economiche a livello internazionale.

L’evento, ospitato dall’ala giovanile del partito, Young Fine Gael, ha invitato oltre a Sir Jeffrey anche la leader del Partito di Alliance, Naomi Long,  e la parlamentare nazionalista del Sdlp, Claire Hanna.

Donaldson ha parlato a lungo del desiderio del suo partito di essere buoni vicini della Repubblica d’Irlanda, nonostante le tesissime trattative sulla Brexit.

“Non vi è alcun ulteriore motivo nell’unionismo per usare la Brexit per prevenire questo o impedire quell’altro, i  termini devono essere di maggiore cooperazione e rafforzata per il  nostro comune bene”, ha affermato.

“Dobbiamo fare in modo che le persone si sentano a proprio agio dove si trovino, in particolare abbiamo bisogno di affrontare le questioni relative al backstop, ma si tratta specialmente di sviluppare una nuova relazione.”

 

 

“Il Regno Unito ha preso una decisione, questa decisione deve essere rispettata – ha fatto brillare l’orangista – ma ciò non significa che non possiamo continuare a costruire quelle relazioni interne tra il Nord e il Sud: e questa è la vera  sfida per tutti noi.”

Tra gli applausi, Donaldson, ha infine concluso il suo intervento.

“Non vediamo la Brexit (noi unionisti ndr) come una sorta di veicolo per minare le nostre relazioni, e ciò che facciamo per portare avanti la Brexit è importante ai fini stessi della nostra  cooperazione”.

 

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