Johnson parla già da premier a Birmingham e avverte dell’uscita UK senza accordo

Boris Johnson ha detto che il paese deve prepararsi per una Brexit senza accordo.

Parlando con i membri del partito a Birmingham, ha detto che era lui l’uomo a guidare il Regno Unito fuori dall’Unione Europea e ‘lasciare questo incubo alle nostre spalle’. Il favorito nella battaglia per Downing st 10 ha dunque spiegato che il paese mostrerà ‘una forte compattezza’ essendo pronto a ricorrere alle regole dell’OMC, WTO, il 31 ottobre per aggirare il debito di 39 miliardi con la UE.

Nel suo discorso di apertura a Birmingham ha affermato  che il fallimento del governo nel consegnare la Brexit, come inizialmente promesso, ha regalato terreno elettorale ai liberali democratici pro-UE e al Brexit Party di Nigel Farage, che “spuntano come i fiori”.

Ha poi messo in guardia che questa è “l’ora più buia prima dell’alba”.

L’ex segretario degli esteri ha aggiunto: “Possiamo trasformare questa fase e possiamo continuare a sconfiggere Jeremy Corbyn”.

Intanto, il mese scorso la Gran Bretagna ha registrato un deficit di bilancio superiore alle attese con l’aumentare della spesa pubblica, evidenziando che il prossimo ministro delle finanze potrebbe avere opzioni limitate per attenuare qualsiasi colpo alla Brexit per l’economia.

Il disavanzo di bilancio si è ampliato a 5,115 miliardi di sterline (5,7 miliardi di euro), ha dichiarato l’Ufficio per le statistiche nazionali (ONS) del Regno Unito, con un aumento del 23% rispetto a maggio 2018 e soprattutto delle previsioni. Per i primi due mesi dell’anno finanziario 2019/20, il deficit era superiore del 18% rispetto a un anno prima a poco meno di £ 12 miliardi.

Le previsioni del budget ufficiale britannico hanno previsto un aumento dell’indebitamento pubblico quest’anno dopo un costante calo del disavanzo da circa il 10% della produzione economica nel 2010 a poco più dell’1% l’anno scorso.

“I dati sul debito più elevati del previsto nei primi due mesi dell’esercizio evidenziano la tensione che un’economia in rallentamento potrebbe mettere sulle finanze pubbliche del Regno Unito nei prossimi mesi”, ha affermato Pablo Shah del Center for Economics and Business research consultancy. .

Altri economisti hanno detto che i dati potrebbero essere stati influenzati da fattori una tantum, come un aumento degli investimenti pubblici. “I dati di finanza pubblica di maggio non sono un segnale che l’economia sta perdendo slancio”, ha detto l’economista Samuel Tombs di Pantheon Macroeconomics.

L’ONS ha aumentato le sue stime per l’indebitamento nell’anno finanziario 2018/19 a 24 miliardi di sterline, rispetto a una precedente previsione di 23,5 miliardi di sterline, spingendo oltre il mancato obiettivo del ministro delle finanze Philip Hammond di £ 22,8 miliardi.

Le spese del governo britannico a maggio sono aumentate del 2,6% rispetto a un anno fa, trainate principalmente dall’acquisto di beni e servizi.

La crescita delle entrate fiscali è stata per la maggior parte solida, ma il gettito delle imposte sulle società è diminuito lo scorso mese dello 0,8% – il primo calo annuale per ogni maggio dal 2013.

Il signor Hammond questa settimana ha diffuso i suoi avvertimenti a chiunque diventasse il prossimo primo ministro britannico che una Brexit senza accordo avrebbe spazzato via i soldi che aveva accantonato per potenziali aumenti della spesa pubblica o tagli alle tasse, che rappresenterebbero la fine delle politiche di austerità del Regno Unito di gran parte dell’ultimo decennio. Entrambi i candidati in sostituzione di Theresa May come primo ministro – l’ex segretario agli esteri Boris Johnson e il suo successore, Jeremy Hunt – hanno dichiarato di essere pronti a portare la Gran Bretagna fuori dall’UE senza un accordo di transizione, se necessario.