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Kate Nash: le bandiere dei parà sono “un crimine di odio”

Le bandiere del Reggimento Paracadutisti comparse sui lampioni nella contea di Derry poche settimane prima dell’anniversario del Bloody Sunday sono state definite una irrispettosa provocazione e dannosa per le famiglie delle vittime.

Le bandiere compaiono ogni anno nella cittadina di Newbuildings poco prima dell’anniversario delle uccisioni.

Tredici persone morirono dopo che i soldati del Reggimento Paracadutisti aprirono il fuoco sulla folla di partecipanti alla marcia per i diritti civili. Una quattordicesima persona morì in seguito.

William, fratello di Kate Nash, fu tra le vittime del 30 gennaio 1972. Suo padre venne ferito, come altre 27 persone.

Kate Nash ha detto di considerare un crimine d’odio l’esposizione delle bandiere.

“Questa ormai è una consuetudine per alcune persone di Newbuildings, Drumahoe e in altre parti del Waterside, ma non riesco a comprendere perché siamo costretti a subire queste cose anno dopo anno, perché per me questo è un crimine d’odio” ha affermato.

“Mentre so che la stragrande maggioranza delle persone in quelle comunità non sostengono l’esposizione di queste bandiere, le azioni di queste poche persone sono dolorose ed è orribile che alcune persone cerchino di glorificare pubblicamente i soldati che hanno causato il Bloody Sunday”.

Il consigliere dello Sinn Féin, Christopher Jackson, ha chiesto ai politici unionisti di togliere le bandiere.

“Data la brutale storia del Reggimento Paracadutisti in questa città, l’esposizione di queste bandiere è provocatoria e irrispettosa e chiaramente progettata per ferire le famiglie che hanno avuto cari uccisi e feriti nel corso del Bloody Sunday“, ha affermato.

Il parlamentare DUP Gary Middleton ha dichiarato: “Questa non è la prima volta che queste bandiere sono state erette, anche in risposta ad altri eventi riguardanti bonfire o parate. Dobbiamo lavorare tutti per ridurre e allentare le tensioni nella nostra comunità”.

Il sovrintendente della PSNI Gordon McCalmont ha dichiarato: “Comprendiamo appieno le difficoltà queste bandiere possono causare nella nostra comunità.

“Noi lavoriamo sempre affinché questi problemi siano risolti nel modo migliore attraverso l’impegno e un dialogo significativo tra i residenti e i loro rappresentanti.

“La polizia sostiene tali accordi”.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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