Distretto Nord

La Brexit ha esacerbato la crisi dei diritti umani nell’Irlanda del Nord

La Brexit sta aggravando una crisi di diritti umani in Irlanda del Nord, facendo ripiombare nell’ombra sempre di più i cittadini di entrambe le comunità trasformandoli come di seconda classe, ha sentenziato una commissione.

 

Il professor Colin Harvey, della Queen’s University di Belfast, ha detto ad una commissione parlamentare irlandese che c’è stata una totale mancanza di rispetto degli accordi del Venerdì Santo durante tutto il processo della Brexit.

 

Tra le altre cose un punto dell’accordo dà ai cittadini nati in Irlanda del Nord la possibilità di identificarsi come cittadini britannici o irlandesi, o entrambi.

 

Con l’avvicinarsi della Brexit, ci sono preoccupazioni per i cittadini dell’Irlanda del Nord a cui verranno sottoposti diritti “speciali”, come l’accesso ai visti, l’assistenza nelle ambasciate o i servizi dell’UE, tutte cose che sono contrarie agli accordi del Venerdì Santo.

 

“Nell’Irlanda del Nord i cittadini irlandesi si sentono abbandonati e non rispettati, vista anche la mancata attuazione dei punti di qull’accordo”, ha affermato Harvey. Ciò che si sottolinea è che fondamentalmente ci sia stato un fallimento nella messa in pratica del Good Friday Agreement”.

 

Nella relazione congiunta scritta dall’UE e dal Regno Unito nel dicembre 2017, il paragrafo 52 afferma che “il popolo dell’Irlanda del Nord (che sono cittadini irlandesi )continuerà a godere dei diritti in quanto cittadini dell’UE, anche se risiedono nell’Irlanda del Nord”.

 

Harvey ha raccomandato che la gente non può perdere quei diritti di cui avevano goduto in precedenza, e che la parità di trattamento è già sostenuta dall’Accordo.

 

Secondo la Home Office si potranno identificare come irlandesi solo i cittadini nati in Irlanda del Nord fino al 2012.

 

Tuttavia,sotto Theresa May, nel tentativo di arginare la migrazione,con l’Home Office si è smesso di trattare i richiedenti nati nel Nord Irlanda come cittadini irlandesi, ma come cittadini britannici “doppi” che non avevano diritto ai riconoscimenti dell’UE nel Regno Unito.

 

Questo è il caso di Emma e Jake DeSouza.

 

Emma DeSouza, 31 anni, di Derry, ha sposato un cittadino americano, Jake DeSouza nel 2015.

 

L’Home Office ha respinto la domanda di Jake DeSouza per avere una carta di soggiorno dell’EEA nell’Irlanda del Nord, visto che Emma è nata in Irlanda del Nord e quindi avesse il diritto di essere identificata irlandese grazie all’Accordo,ma è stata comunque classificata britannica.

 

Harvey ha aggiunto che è necessario prendere provvedimenti ancora maggiori riguardo i diritti umani nell’Irlanda del Nord.

 

“Sia i rispettivi governi che tutte le parti in gioco devono affrontare apertamente  la crisi dei diritti umani e dell’uguaglianza. Se vogliamo rinnovare l’Accordo del Venerdì Santo e i suoi valori, dobbiamo risalire fino al cuore del problema in Irlanda del Nord”.

 

Una proposta di legge per l’Irlanda del Nord e tutti i suoi cittadini appare in una carta dei diritti irlandesi e in un forum civile.

 

Daniel Holder, vice direttore della commissione della giustizia, ha osservato che coloro che si identificano come britannici nell’Irlanda del Nord perderanno anche i diritti, in quanto quelli con passaporto irlandese saranno in grado di viaggiare senza ostacoli in Europa, mentre quelli che detengono un passaporto britannico non lo potranno fare .

 

“In un certo senso, la Brexit è riuscita a trasformare tutti in cittadini di seconda classe in modi diversi”, ha affermato Holder.  “Siamo al punto in cui il Ministero degli Interni sta cercando di eliminare ogni possibile diritto dell’UE ai cittadini irlandesi nell’Irlanda del Nord  in un modo che contraddice apertamente l’Accordo del Venerdì Santo”.

 

Tratto dall’Examiner

 

 

 

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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