La geotermia è fondamentale per raggiungere le emissioni nette a zero in Irlanda del Nord

Un nuovo rapporto pubblicato dai ricercatori della Queen’s University Belfast ha individuato nella geotermia la “chiave invisibile” per sbloccare nuove fonti energetiche e aiutare l’Irlanda del Nord a raggiungere gli obiettivi di emissioni nette zero. Il rapporto, intitolato “Net Zero Pathways: Building the Geothermal Energy Sector in North Ireland” è stato lanciato nell’ambito della Settimana dell’energia geotermica dell’Irlanda del Nord ed è stato preparato per il Dipartimento dell’Economia e il Comitato consultivo per la geotermia.

In quanto fonte di energia pulita e sostenibile che può essere utilizzata sia per il riscaldamento che per il raffreddamento, l’energia geotermica può essere la chiave per decarbonizzare il settore termico dell’Irlanda del Nord, si legge nel rapporto. L’energia geotermica può essere fornita attraverso pompe di calore da fonte terrestre, sistemi ad uso diretto o integrata nelle infrastrutture esistenti per distribuzioni più ampie.

“Nonostante oltre 40 anni di raccolta di prove geologiche, che confermano che l’Irlanda del Nord presenta condizioni geologiche favorevoli all’attività geotermica, i risultati del nostro rapporto mostrano un’assenza di consapevolezza e di visibilità dell’attività dei progetti geotermici sul territorio”, ha dichiarato il Prof. Mark Palmer della QUB Management School.

Il rapporto descrive il settore dell’energia geotermica nell’Irlanda del Nord come “in fase iniziale di sviluppo” e che necessita di “un’impalcatura di mercato” sotto forma di azioni volte a creare fiducia e a mostrare i progetti geotermici di punta.

Il ministro dell’Economia dell’Irlanda del Nord, Gordon Lyons, ha descritto l’energia geotermica come la “Cenerentola” delle tecnologie rinnovabili e ha affermato che questa fonte energetica potrebbe essere inserita in una strategia energetica più ampia per la regione.

“Siamo già leader nella tecnologia eolica e rafforzeremo questo aspetto con altre tecnologie, come l’idrogeno verde, in modo da essere non solo autosufficienti, ma anche in grado di esportare queste tecnologie a zero emissioni di carbonio, create e prodotte localmente”, ha aggiunto Lyons.