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La vita di Gordon Kerr, responsabile della collusione tra forze di sicurezza e paramilitari

Il brigadiere Gordon Kerr è uno dei soldati di più alto livello dell’esercito britannico – ma è anche uno degli uomini più controversi che abbia mai indossato un’uniforme militare. È visto come la mente della Guerra Sporca nel Nord Irlanda, dove ci furono molti omicidi eseguiti da agenti dell’intelligence britannica infiltrati nelle organizzazioni paramilitari.

Le macchinazioni della guerra sporca sono roba per romanzi di spionaggio. In alcuni casi gli agenti sono stati autorizzati a compiere atti di terrorismo, compreso l’omicidio, semplicemente per mantenere la loro copertura all’interno dei gruppi paramilitari. In altri casi gli ufficiali che gestivano agenti – noti come handler – trasmettevano ai loro uomini infiltrati le informazioni che venivano poi usate per preparare gli omicidi. La Force Research Unit che Kerr dirigeva era l’unità chiave coinvolta nella gestione degli agenti.

È un lungo percorso da Aberdeen, dove Kerr nacque nel 1948, fino alle strade di Belfast o nel Bandit Country del South Armagh. Dopo essersi laureato in una università scozzese nel 1970, Kerr fu arruolato nei Gordon Highlanders – e il suo talento divenne presto ovvio. Il suo alto livello di istruzione, che era relativamente inusuale per gli ufficiali dell’epoca, lo mise in evidenza quando arrivò a Glencorse, il campo di addestramento per l’esercito britannico in Scozia, nel 1971.

Il Secondo Luogotenente Kerr – matricola dell’esercito 489090 e soprannominato Craigie dai suoi amici – fu inviato a Cipro e poi in Irlanda del Nord nel 1972, nel periodo in cui i Troubles erano più sanguinosi.

Divenne agente dell’intelligence britannica e iniziò il suo lavoro sotto copertura. Vestito in abiti civili, aveva i capelli lunghi per adattarsi alla popolazione civile e guidava un’automobile da ricognizione che veniva costantemente riverniciata. Quando finì il suo primo turno di servizio, aveva aiutato ad arrestare quattro importanti Provos. Nel 1974 fu nominato capitano e poi inviato all’Intelligence Training Center dell’esercito britannico nel 1975.

È stato per poco tempo nel con il “Det” – la quattordicesima Compagnia Intelligence addestrata dalla SAS, precursore del FRU – prima di essere mandato nel quartier generale dell’esercito in Ulster e trasferito dai Gordon Highlanders all’Intelligence Corp.

Scomparve per un po’ dalla scena ma all’inizio degli anni Ottanta era maggiore dell’esercito e si trovava a Berlino, all’apice della Guerra Fredda. IL suo lavoro era contrastare il KGB russo e la Stasi della Germania dell’Est. I colleghi del tempo lo trovavano troppo anticonformista, sebbene lo ritenessero una brillante spia.

A Berlino fu comandante della Three Intelligence and Security Company, conosciuta come Three I-Spy. I fascicoli della Stasi mostrano che gli uomini di Kerr hanno effettuato più missioni segrete di intelligence rispetto all’intelligence militare francese e statunitense messe insieme. Un ufficiale che ha operato con Kerr ha detto che le sue tattiche erano “inutilmente aggressive”.

Gli uomini che lavoravano con Kerr a quel tempo lo descrivono come “ubriaco di potere” – un brillante soldato che viveva secondo le sue stesse regole ed era preparato a giustificare qualsiasi mezzo qualora le finalità fossero nell’interesse della Gran Bretagna.

Dopo Berlino divenne istruttore con la Special Intelligence Wing ad Ashford, nel Kent. Ad Ashford, Kerr e la sua moglie nordirlandese – un insegnante di scuola che abbiamo scelto di non nominare – furono in seguito coinvolti nel reinsediamento di agenti dell’esercito britannico la cui copertura in Ulster era stata fatta saltare.

Nel 1987, Kerr, diventato colonnello, divenne ufficiale comandante del FRU. Fu allora che i civili iniziarono a morire in Irlanda per mano di uomini armati lealisti aiutati dalle forze di sicurezza. Una fonte del FRU ha detto: “La mia unità è stata colpevole di aver cospirato nell’assassinio di civili nell’Ulster in circa 14 occasioni. Siamo stati in grado di eliminare i principali Provos con l’aiuto dell’UDA. Fu un grande colpo militare”.

Uno degli agenti principali della FRU era il lealista Brian Nelson, un ex soldato della Black Watch che divenne il capo dell’intelligence dell’UDA. Nelson fu poi condannato per 20 accuse, tra cui cinque di cospirazione per omicidio e condannato a 10 anni di carcere, anche se Kerr testimoniò in suo favore in tribunale, usando il nome di copertura di “Colonnello J”. Pat Finucane, un importante avvocato per i diritti umani che rappresentava i repubblicani, venne ucciso nel 1989 dopo la presunta collusione tra gli ufficiali della FRU e i paramilitari lealisti, tra cui Brian Nelson. In seguito Gordon Kerr fu promosso a Brigadiere.

Ci sono informazioni secondo le quali, qualora uno degli agenti infiltrati del FRU fosse stato preso di mira dai rivali paramilitari, avrebbero reindirizzato gli assassini contro civili innocenti al fine di proteggere gli informatori. Il FRU avrebbe anche permesso che gli agenti “a fine servizio” venissero catturati, torturati e uccisi piuttosto che portarli fuori dall’Ulster. L’Unità di sicurezza interna dell’IRA – la famigerata Nutting Squad -, che Stakeknife aiutò a gestire, è nota per aver usato atti di tortura su coloro che sospettavano di essere una “spia” o informatore. Tale tortura includeva mettere le vittime, nude, sedute sopra ai fornelli elettrici accesi.

Kerr ha quella che viene definita, nel gergo mafioso, “protezione”. Dopo la sua permanenza in Ulster è stato nominato addetto militare presso l’ambasciata britannica a Pechino – rendendolo l’effettivo numero due nell’intera operazione di intelligence militare della Gran Bretagna. La sua promozione sarebbe stata approvata dall’allora capo dello staff della difesa, il generale Sir Charles Guthrie, che era anche comandante dell’Intelligence Corps.

Dopo Pechino non è chiaro quale percorso abbia seguito la carriera di Kerr, anche se c’erano voci che fosse coinvolto nell’intelligence militare britannica in Iraq. Tuttavia l’Herald ha appreso che Kerr è ora in pensione dall’esercito – rendendo potenzialmente più facile per qualsiasi detective interrogarlo sulle attività di Stakeknife e del FRU.

Il Ministero della Difesa ha detto riguardo a Kerr e all’operazione Kenova: “Assistiamo la polizia nelle loro indagini. Dato che l’indagine è in corso, non sarebbe opportuno commentare ulteriormente. ”

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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