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Laburisti scozzesi all’attacco di Saoradh. Paul Sweeney: “impedire ai repubblicani di partecipare alla commemorazione”

Il Parlamentare scozzese Paul Sweeney chiede un intervento duro e deciso riguardo la presenza di Saoradh a Glasgow. La constellazione di Corbyn fa retromarcia sul movimento repubblicano 

 

Il politico di Glasgow ha chiesto l’intervento del governo perchè preoccupato che gli esponenti del gruppo repubblichino si rechino in città questo fine settimana.

Il deputato Paul Sweeney ha chiesto alle autorità di bloccare l’organizzazione Saoradh dal partecipare alla commemorarazione, prevista per sabato in cui ci sarà una cerimonia a Glasgow per ricordare la Rivolta di Pasqua.

Il loro coinvolgimento ha però spinto il 1916 Rising Centenary Committe a prendere le distanze dall’evento, dicendo che non desiderano “avere alcun legame con quelli di gruppi votati al militarismo nei luoghi di commemorarazione scozzesi”.

Parlando a Westminster, Sweeney ha detto:” Sono particolarmente preoccupato dal fatto che organizzazioni come Saoradh seminino un senso di divisione e odio e, anzi, pianifichino di prendere parte all’evento di Glasgow di domani. L’obiettivo è riuscire a impedire e bloccare i repubblicani che intendono parteciparvi”.

Il parlamentare di Glasgow North East ha aggiunto che è assolutamente inaccettabile che Saoradh partecipi a eventi pubblici in città, specialmente in un cimitero che si affaccia sul suo collegio elettorale a Lambhill.

Chiede quindi alle autorità competenti, alla polizia e al governo di impedirlo: “Saoradh non è la benvenuta nella nostra città”.

Una portavoce della polizia scozzese ha dichiarato che sono consapevoli della presenza dei repubblicani alla marcia e che “sarà controllata in modo appropriato”.

Il Ministero degli Interni e l’ufficio dell’Irlanda del Nord sono stati contattati per un commento, ma per ora non si hanno avuto risposte.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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