Distretto Nord

Le conseguenze della Brexit sollevano “questioni esistenziali” per l’accordo del Venerdì Santo, avverte il leader del DUP

Sir Jeffrey Donaldson afferma che il Windsor Framework nega all'Irlanda del Nord "tutte le orbite dei diritti economici" offerti in altre parti del Regno Unito

Sir Jeffrey Donaldson: “La sentenza dei tribunali a favore dell’autorità del governo di prendere una decisione unilaterale per limitare questi diritti solleva questioni esistenziali riguardo all’adeguatezza delle garanzie costituzionali su cui gli unionisti si aspettano di poter contare da 25 anni come cittadini britannici”

Il leader del Partito Unionista Democratico (DUP) ha dichiarato che l’imposizione di un accordo “inaccettabile” sulla Brexit all’Irlanda del Nord solleva “domande esistenziali” sull’adeguatezza dell’Accordo del Venerdì Santo. Nella prefazione a un rapporto che presenta proposte per abbandonare il Protocollo sull’Irlanda del Nord, Sir Jeffrey Donaldson avverte che l’accordo ha negato alle imprese e ai consumatori “l’intero orbita dei diritti economici” concessi a chi vive in altre parti del Regno Unito. Il rapporto, redatto dal Centre for Brexit Policy, sarà lanciato martedì ed è sostenuto anche da alcuni parlamentari, tra cui David Jones, vicepresidente dell’European Research Group. Il rapporto chiede un sistema di “applicazione reciproca”, in base al quale l’UE e il Regno Unito applicherebbero ciascuno le regole commerciali dell’altra parte per evitare controlli a un confine “invisibile” tra l’Irlanda del Nord e la Repubblica. Sir Jeffrey suggerisce che un tale accordo potrebbe portare al ripristino della condivisione dei poteri a Stormont, alla quale il DUP si rifiuta di tornare in seguito all’accordo sulla Brexit.

Assenza di consenso intercomunitario
La prefazione di Sir Jeffrey afferma che: “L’imposizione di barriere commerciali tra la Gran Bretagna e l’Irlanda del Nord in assenza di un consenso intercomunitario ha portato all’asservimento dell’articolo 6 degli Atti dell’Unione nei confronti dell’Irlanda del Nord. Ciò nega alle imprese e ai consumatori locali l’intera orbita dei diritti economici che tali disposizioni conferiscono e garantiscono ai cittadini di tutte le parti del Regno Unito. “La sentenza dei tribunali a favore dell’autorità del governo di prendere una decisione unilaterale per limitare questi diritti solleva questioni esistenziali riguardo all’adeguatezza delle garanzie costituzionali su cui gli unionisti si aspettano di poter contare da 25 anni come cittadini britannici. Questo aspetto non può essere ignorato nell’ambito di qualsiasi quadro di riferimento per risolvere i problemi e riportare l’Irlanda del Nord sulla retta via”. Il piano presentato dal Centre for Brexit Policy prevede l’abbandono del Protocollo e del Windsor Framework, negoziati da Rishi Sunak all’inizio di quest’anno. Secondo le proposte, gli esportatori britannici verso l’UE che non rispettano le regole di Bruxelles verrebbero puniti dai tribunali britannici, mentre gli esportatori dell’UE verso il Regno Unito verrebbero controllati dai funzionari dell’UE. Il rapporto afferma che: “L’applicazione reciproca, in base alla quale il Regno Unito e l’Unione europea si fanno carico dell’applicazione dei rispettivi regolamenti e standard in materia di importazione ed esportazione, si basa sulla prassi commerciale internazionale esistente ed è approvata nel documento di comando del governo del luglio 2021. Protegge sia il sistema commerciale del Regno Unito che quello dell’UE, restituisce la sovranità alla Gran Bretagna come parte del Regno Unito e consente il ritorno del confine invisibile sull’isola d’Irlanda. Il testo taglia il nodo gordiano della sovranità, del commercio e della governance del NI dopo la Brexit. Sblocca il ritorno del DUP a Stormont”.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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