Distretto Nord

Le formazioni paramilitari lealiste sospendono “temporaneamente” l’appoggio al Good Friday Agreement

I lealisti scrivono al Primo Ministro ritirando il supporto per lo storico Accordo di Belfast del 1998. I ministri britannici devono affrontare la dura reazione degli unionisti nordirlandesi (e non solo) che temono che il protocollo dell'Irlanda del Nord minacci il posto della regione nel mercato interno del Regno Unito

Le organizzazioni paramilitari lealiste hanno detto al primo ministro Boris Johnson che stanno ritirando il loro appoggio allo storico accordo di pace dell’Irlanda del Nord. Le formazioni hanno affermato che stavano temporaneamente sospendendo il fondamentale sostegno all’accordo di Belfast / Venerdì Santo tra le crescenti preoccupazioni sul controverso protocollo dell’Irlanda del Nord che regola il commercio nel Mare d’Irlanda dopo la Brexit. Tuttavia, hanno sottolineato che l’opposizione unionista al protocollo dovrebbe rimanere “pacifica e democratica” e, almeno per adesso, non hanno parlato di interruzione del cessato fuoco lealista . L’accordo del 1998, che i paramilitari lealisti hanno approvato 23 anni fa, ha posto fine a decenni di violenza e ha stabilito la condivisione del potere devoluto a Stormont. I ministri britannici stanno affrontando una dura reazione da parte degli unionisti che temono che il protocollo post-Brexit minacci il posto dell’Irlanda del Nord nel mercato interno del Regno Unito. Il DUP (Democratic Unionist Party) e altri partiti unionisti stanno spingendo affinché il protocollo venga affondato, sostenendo che ha creato un cuneo economico tra la provincia e la Gran Bretagna che mina l’unione. Con una lettera inviata al premier Johnson la piattaforma LCC (Loyalist Community Council, che ripropone lo schema compatto del fu Comando – militare -Combinato Lealista e, prima ancora, dell’Ulster Loyalist Central Coordinating Committee (ULCCC) che è stato istituito nel 1974 a Belfast, all’indomani dello sciopero dell’Ulster Workers Council, per facilitare le riunioni e il coordinamento politico tra l’Ulster Workers Council, i gruppi paramilitari lealisti e i rappresentanti politici del lealismo dell’Ulster) che rappresenta i paramilitari nella forma di un organismo comunitario, ha affermato che la loro posizione nei confronti dell’Accordo di Belfast sarebbe continuata fino a quando il protocollo non fosse stato modificato per garantire “l’accesso illimitato a beni, servizi e cittadini in tutto il Regno Unito”. Hanno aggiunto: “Se tu (Primo Ministro) o l’UE non siete pronti a onorare la totalità dell’accordo, allora sarete responsabili della distruzione permanente dell’accordo”. Lo sviluppo è avvenuto quando ieri il governo del Regno Unito ha intrapreso un’azione unilaterale per estendere un periodo di grazia che ha limitato il volume della burocrazia associata allo spostamento di prodotti agroalimentari dalla Gran Bretagna all’Irlanda del Nord. L’UE ha criticato la mossa del governo di estendere il periodo di esenzione, che doveva scadere alla fine del mese, fino a ottobre, sostenendo che avrebbe rischiato di violare i termini del protocollo. Le merci in arrivo in Irlanda del Nord dalla Gran Bretagna sono state sottoposte a processi e controlli aggiuntivi da quando il periodo di transizione della Brexit si è concluso il 31 dicembre. Quella burocrazia è destinata a intensificarsi in modo significativo al termine del periodo di grazia, poiché da quel momento i supermercati e gli altri rivenditori richiederanno certificati sanitari di esportazione dell’UE per i prodotti agroalimentari importati dalla Gran Bretagna. L’LCC rappresenta le formazioni Ulster Volunteer Force, l’Ulster Defence Association e Red Hand Commando, responsabili di molte morti durante il conflitto. I principali gruppi armati lealisti e repubblicani hanno sottoscritto i principi Mitchell come l’impegno alla tregua durante le discussioni che hanno portato alla firma dell’Accordo di Belfast in cambio del rilascio anticipato dei prigionieri. La lettera dice: “Siamo preoccupati per l’interruzione degli scambi e del commercio tra l’Irlanda del Nord e il resto del Regno Unito che si sta verificando, ma la nostra obiezione principale è molto più fondamentale”. Durante i negoziati sulla Brexit, il governo di Londra e l’UE hanno affermato che è fondamentale proteggere l’accordo di Belfast e le sue salvaguardie integrate per le due principali comunità dell’Irlanda del Nord. La lettera spiega che il funzionamento del protocollo “viola ripetutamente questi obiettivi”. Campbell (il portavoce della piattaforma lealista) ha insistito che la leadership della LCC è determinata che l’opposizione al protocollo dovrebbe essere “pacifica e democratica – ma ha poi aggiunto –  Tuttavia, per favore non sottovalutiamo la forza dei sentimenti su questo tema di tutta la famiglia unionista”, e ha spiegato: “L’unica volta in cui riesco a ricordare una tale unanimità di opposizione è stata dopo l’imposizione dell’Accordo anglo-irlandese nel 1985. Di conseguenza, sono stato incaricato di informarvi (alla stampa nella notte) che i gruppi lealisti stanno ritirando il loro appoggio all’accordo di Belfast fino a quando i nostri diritti ai sensi dell’accordo non saranno ripristinati e il protocollo non sarà emendato per garantire l’accesso illimitato a beni, servizi e cittadini  del Regno Unito e  se Tu (Boris Johnson) o l’UE non siete pronti a onorare la totalità dell’accordo, allora sarete responsabili della distruzione permanente dell’accordo”. Il protocollo è progettato per impedire l’imposizione di un confine duro, terrestre, tra le due Irlanda a cavallo di contee che hanno segnato anni di violentissimi attacchi repubblicani dell’IRA durante i Troubles. Per ora, la scelta del “male minore” era sembrata quella del confine marittimo, nonostante il gorgoglio lealista, mantenendo l’Irlanda del Nord a seguire le regole commerciali dell’UE. Ma questa lettera fa indubbiamente ribaltare il tavolo. Simon Byrne, capo del servizio di polizia dell’Irlanda del Nord (PSNI), in precedenza aveva avvertito di un’atmosfera “febbrile” nel campo lealista e aveva esortato le persone a fare un passo indietro dall’orlo della violenza. Il personale di ispezione nei porti è stato temporaneamente ritirato dalle mansioni all’inizio di quest’anno in risposta ai sinistri avvertimenti comparsi sui muri dell’enclave protestante unionista di Larne, come a Carrickfergus, Lurgan, Markethill, Belfast e Cookstown, ma in seguito ha ripreso il proprio lavoro dopo che la polizia, su indicazione dei servizi, ha insistito che non c’erano le prove del convolgimento paramilitare nelle minacce. La scorsa settimana, il ministro dell’agricoltura del DUP di Stormont, Gordon Lyons, ha interrotto i lavori preparatori per la creazione di controlli commerciali permanenti nei porti. Quella mossa, la cui legalità è stata contestata da molti membri dell’Assemblea nazionalisti, non ha avuto ripercussioni sui controlli in corso, come quelli che stanno avvenendo negli impianti portuali temporanei. 

 

Gaueko

Gaua Gauekoarentzat, eguna egunezkoarentzat

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