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“Le uccisioni delle forze di sicurezza nei Troubles non erano crimini”

Le uccisioni per mano delle forze di sicurezza durante i Troubles “non erano crimini”, ha detto il segretario di Stato per l’Irlanda del Nord.

Karen Bradley stava rispondendo a una domanda della parlamentare del DUP Emma Little-Pengelly.

“Oltre il 90% delle uccisioni durante i Troubles sono avvenute per mano di terroristi; ognuno di questi omicidi era un crimine”, ha detto.

“Il restante 10% provocato dai militari e dalla polizia non erano crimini.

“Erano persone che agivano sotto ordini e sotto istruzione e adempievano al loro dovere in modo dignitoso e appropriato”.

La signora Little-Pengelly aveva chiesto al Segretario di Stato quando avrebbe messo in atto un meccanismo per indagare su omicidi e ferimenti irrisolti causati da atti di terrorismo durante i Troubles.

Indagini PSNI sui Troubles

Parole odiose e riprovevoli

John Finucane, figlio dell’avvocato assassinato nel 1989, ha dichiarato in un tweet che i commenti erano indifendibili.

“Legalmente, politicamente e moralmente indifendibile, eppure è davvero sorprendente sentire un Segretario di Stato esprimere pubblicamente il disprezzo che sappiamo che il governo britannico ha avuto per le vite qui?”

Sir Desmond de Silva aveva rilevato che lo Stato aveva facilitato l’assassinio di Pat Finucane e compiuto sforzi incessanti per evitare il fermo degli assassini nella revisione delle indagini svolta nel 2012 sotto proposta dall’allora primo ministro David Cameron.

Mark Thompson, dell’organizzazione per le vittime Relatives for Justice, ha dichiarato di essere rimasto scioccato dalle frasi di Karen Bradley.

“È assolutamente odioso e riprovevole che si sia alzata in piedi a dire che le uccisioni da parte dello Stato sono giustificate e che sono legittime”, ha affermato.

Il parlamentare SDLP Patsy McGlone ha scritto su Twitter che le osservazioni del Segretario di Stato Bradley erano “grossolane, stupide e disgustose”.

Sempre attraverso Twitter la parlamentare dello Sinn Féin, Michelle Gildernew, ha detto che la posizione di Karen Bladley è “insostenibile”.

Nel frattempo, il primo ministro ha confermato che il Ministero della Difesa sta valutando una legge per garantire che il personale dei servizi di sicurezza non sia “perseguito ingiustamente attraverso i tribunali”.

Theresa May ha detto ai parlamentari che l’attuale sistema di indagine sull’eredità dei Troubles deve essere modificato per fornire migliori risultati alle vittime e ai sopravvissuti e per garantire che i membri delle forze armate e degli agenti di polizia non vengano trattati ingiustamente.

I commenti del primo ministro sono giunti in risposta a una domanda del deputato del DUP Paul Girvan, che voleva l’assicurazione che qualsiasi proposta di fornire una maggiore protezione legale per le forze armate includesse coloro che hanno prestato servizio nell’Irlanda del Nord.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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