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L’Irlanda considera l’imposizione di controlli sui porti in tutta l’isola in caso di no-deal Brexit

I controlli verrebbero imposti all'intera isola, inclusa l'Irlanda del Nord, che fa parte del Regno Unito

Le preoccupazioni per quanto riguarda gli standard alimentari e agricoli sono state al centro del dibattito sulla Brexit, così come l’Irlanda del Nord. Una Brexit no-deal potrebbe vedere l’Irlanda del Nord interrompere “l’allineamento economico” con la Repubblica d’Irlanda a causa delle “linee rosse” tracciate dalla PM uscente Theresa May, che escludono l’appartenenza britannica al mercato unico e all’Unione doganale.

La Repubblica d’Irlanda sta valutando la possibilità di imporre controlli di frontiera sui prodotti di origine animale e sugli animali vivi esportati nel paese dalla Gran Bretagna in caso di Brexit senza accordo.

I controlli verrebbero imposti all’intera isola, inclusa l’Irlanda del Nord, che fa parte del Regno Unito.

Parlando stamane alla Newstalk Radio Station irlandese, il presidente irlandese Leo Vardkar ha dichiarato: “Il tipo di cose che stiamo guardando e proponiamo, ad esempio, è che l’intera isola irlandese sarà trattata allo stesso modo quando si tratta di agricoltura, cibo e che i controlli SPS (sanitari e fitosanitari) si verifichino nei porti “.

Ha aggiunto che ciò significherebbe che la Gran Bretagna “accetta che l’Irlanda del Nord venga trattata in modo diverso” e ha spiegato che i controlli casuali e “a livello di business e stradali” dovranno aumentare per prevenire il contrabbando.

La dichiarazione del presidente irlandese segue i commenti del vice primo ministro irlandese, Simon Coveney, giovedì in risposta al primo dibattito tra gli ultimi due contendenti alla leadership Tory: Jeremy Hunt e Boris Johnson.

Entrambi sperano di superare l’ostacolo nell’accordo di uscita di Theresa May, che manterrebbe un confine aperto tra la Repubblica d’Irlanda e l’Irlanda del Nord dopo la Brexit attraverso il cosiddetto backstop.

Il vice premier irlandese ha detto che i due candidati sono “ben consapevoli del fatto” che una Brexit senza accordo avrebbe un impatto negativo sulle economie britannica e irlandese.

Il presidente dell’European Research Group (ERG) e il sostenitore di Boris Johnson, Jacob Rees-Mogg, hanno respinto le preoccupazioni sul fatto che una soluzione tecnologica e la Common Travel Area non siano da sole adeguadamente sufficienti per garantire la giusta soluzione frontaliera tra il Nordirlanda e la ROI.

Mogg ha anche respinto le affermazioni secondo cui la Brexit porterebbe ad uno slittamento delle norme alimentari britanniche, relative alle accuse di dover fare affidamento sulle importazioni di pollo “lavato con il cloro” dagli Stati Uniti, che ha livelli più bassi di regolamentazione igienico-alimentare rispetto all’UE.

L’UE ha risposto alle proposte dell’ERG affermando che l’Irish Backstop è l’unica “soluzione realistica” per evitare un confine fisico.

Väinämöinen

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