Distretto Nord

L’Irlanda del Nord riceverà 200 milioni di sterline extra in finanziamenti per la pace dopo la Brexit

L’Irlanda del Nord riceverà altri 200 milioni di sterline per continuare a finanziare progetti di pace e transfrontalieri dopo la Brexit, ha annunciato il governo. Questa nuova iniezione economica si aggiunge ai 300 milioni di sterline annunciati dal governo lo scorso anno e ai 105 milioni di sterline promessi dall’UE. Il denaro sarà reso disponibile dal 2021 al 2027. È per un programma noto come Peace Plus, un successore dei programmi che sono stati eseguiti dal 1995 nella martoriata provincia e nelle contee di confine della Repubblica d’Irlanda. Il segretario di Stato Brandon Lewis ha affermato che il denaro “contribuirà a una società più prospera e stabile nell’Irlanda del Nord e nella regione di confine – e ha aggiunto – Questo fa parte del nostro impegno continuo a mantenere i risultati del processo di pace e dell’Accordo del Venerdì Santo di Belfast”. Il nuovo programma sostituirà l’attuale programma di pace, che è operativo dal 1995. Si applica all’Irlanda del Nord e alle contee di confine della Repubblica d’Irlanda: Donegal, Sligo, Leitrim, Cavan, Monaghan e Louth. È il successore del programma Peace IV, che si concentra su bambini e giovani, educazione condivisa, spazi condivisi e relazioni locali positive. È finanziato da Regno Unito, Irlanda e UE. Peace Plus è gestito dall’ente speciale per i programmi dell’Unione europea (SEUPB). Il suo amministratore delegato Gina McIntyre ha accolto con favore il finanziamento e ha detto che l’organizzazione era già in “una fase avanzata” dei preparativi. il Nordirlanda e le contee di confine della Repubblica d’Irlanda hanno ottenuto più di 3 miliardi di euro (2,7 miliardi di sterline) in progetti di pace dall’inizio del programma. Alcuni dei progetti più noti includono il Peace Bridge sul fiume Foyle e la rigenerazione della Girdwood Barracks a nord di Belfast. Tuttavia, la maggior parte del denaro è stata destinata a progetti comunitari più piccoli.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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