Distretto Nord

Lo Sinn Féin pubblica un annuncio sul New York Times in cui chiede al governo statunitense di ritenere il governo britannico responsabile del GFA

L'annuncio di mezza pagina afferma che il governo britannico continua a "non rispettare i suoi obblighi"

 

Lo Sinn Féin ha pubblicato oggi sul New York Times un annuncio pubblicitario che invita il governo degli Stati Uniti a “ritenere il governo britannico pienamente responsabile degli impegni assunti con l’Accordo del Venerdì Santo”. L’annuncio, a mezza pagina, invita a sostenere un referendum sull’unità irlandese con l’avvicinarsi del 25° anniversario dell’Accordo del Venerdì Santo. L’annuncio è pubblicato anche sul Washington Post, sull’Irish Echo/ Voice e sull’Examiner degli Stati Uniti, mentre sarà pubblicato anche online sul LA Times e sul San Francisco Chronicle. “Venticinque anni fa l’Accordo del Venerdì Santo ha cambiato il corso della storia irlandese. Una generazione è cresciuta in pace. Tutto ciò è stato possibile grazie al continuo sostegno dell’America irlandese”, si legge nell’annuncio. L’annuncio prosegue affermando che l’accordo prevede anche referendum sull’unità, ma che il governo britannico continua a “non rispettare i suoi obblighi”. Lo Sinn Féin chiede che il GFA venga “onorato in toto”, invitando il governo degli Stati Uniti a chiedere conto alle autorità britanniche a questo proposito. “Chiediamo al governo irlandese di istituire un’Assemblea dei cittadini e di pianificare, preparare e sostenere l’unità irlandese”, si legge nell’annuncio. “Il prossimo capitolo della storia dell’Irlanda sta per essere scritto. Insieme possiamo essere la generazione che costruirà una nuova Irlanda. Una casa per tutti. Unita, pacifica e prospera”.

“Il futuro è nelle mani del popolo. È ora di concordare una data per i referendum sull’unità. Lasciate che il popolo dica la sua”, conclude l’annuncio sul giornale.

Gli annunci fanno seguito a una campagna simile dell’anno scorso, anch’essa organizzata dal braccio di raccolta fondi dello Sinn Féin negli Stati Uniti. L’anno scorso, parlando delle pubblicità statunitensi che il partito diffonde ogni settimana del St Patrick’s Day, Mary Lou McDonald ha difeso le pubblicità affermando che esse affrontano la realtà che le cose sono cambiate e stanno cambiando e che è necessario prepararsi a questo cambiamento.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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