Distretto Nord

L’Orange Order fornirà la propria posizione sul Windsor Framework del Protocollo entro aprile

Il Gran Segretario, Reverendo Mervyn Gibson, ha dichiarato che l'Ordine si consulterà con i suoi membri e con i leader unionisti nei giorni e nelle settimane a venire.

 

Potrebbero volerci mesi per vedere tutti i dettagli più fini, per vedere quali sono i meccanismi di funzionamento, per vedere se il governo lo farà passare a Westminster. “Ma noi, come istituzione, speriamo di arrivare a un parere informato sul documento entro l’inizio di aprile”. Il reverendo Gibson ha detto che, come altri, l’istituzione non ha avuto il tempo di digerire in dettaglio il Windsor Framework da quando è stato presentato lunedì dal Primo Ministro Rishi Sunak e dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Ha detto che ci sono “chiaramente preoccupazioni su alcuni aspetti del quadro giuridico sul confine con il Mare d’Irlanda e sul ruolo della Corte di giustizia europea”. Quando gli è stato chiesto quale fosse la tempistica specifica con cui l’Orange Order avrebbe dovuto prendere una decisione entro l’inizio di aprile, il numero uno orangista ha spiegato che si basava sul calendario delle riunioni all’interno dell’organizzazione. A loro volta, il DUP ha ripetutamente affermato che si prenderà del tempo per valutare il nuovo accordo tra Regno Unito e Unione Europea. Tuttavia, alcune figure di spicco all’interno del partito hanno già respinto le proposte che a loro avviso non vanno abbastanza lontano per soddisfare l’unionismo. Alla domanda se il DUP potesse prendere una decisione come partito sul Windsor Framework prima che l’Ordine arancione esprimesse il proprio parere, il deputato del DUP di Belfast Est Gavin Robinson ha risposto: “Ci stiamo impegnando in tutta la comunità, all’interno delle nostre strutture, e stiamo valutando il Windsor Framework sulla base dei nostri 7 test. Ci impegneremo con le organizzazioni, i gruppi comunitari e gli individui in tutta l’Irlanda del Nord, sia all’esterno che all’interno, e continueremo a farlo fino a quando non avremo risolto il problema”.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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