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Modificato il percorso della parata degli Apprentice Boys of Derry a Glasgow. Aumentano le tensioni tra le comunità

Importanti funzionari della polizia hanno avvertito dell’accrescersi delle tensioni per le parate lealiste a Glasgow – compreso il pericolo “di pipe bomb e veicoli dati alle fiamme”.

La polizia ha detto che gli atteggiamenti si sono irrigiditi “da entrambe le parti”, mentre spiegavano che il tracciato della marcia dell’Orange Order non passerà davanti ad una chiesa cattolica dove l’anno scorso ci furono sputi contro un prete.

Il sovrintendente John McBride ha detto che il mese scorso ci sono voluti più di 100 agenti di polizia per controllare l’ordine pubblico davanti alla chiesa di St. Alphonsus, rispetto agli 11 agenti impiegati in passato, per il timore di scontri tra protestanti e contestatori cattolici.

E ha avvertito la County Grand Orange Lodge di Glasgow che la parata “Act of Union” pianificata per sabato, con gli oltre 1000 partecipanti previsti, potrebbe richiedere più di 200 poliziotti.

In un briefing ai consiglieri – che ieri hanno ordinato un nuovo percorso della parata – McBride ha detto che le ultime settimane hanno visto “un distinto e francamente preoccupante cambiamento nei termini e nei toni del commento e della retorica sulle parate dell’Orange Order e/o degli ABOD [Apprentice Boys of Derry] che passano per le chiese di St. Alphonsus e/o St Mary’s, nel quartiere di Calton”.

Ha detto che le divergenze di opinioni non erano nuove, ma ha ammonito: “Il linguaggio attuale è più stridente, da parte di entrambe le fazioni, e le posizioni stanno diventando più polarizzate”.

Il capo della polizia ha detto che quando la parata ha superato St Alphonsus il mese scorso, è stato urlato “Feniani bastardi” e “pedofili” uditi “abbastanza distintamente” e provenienti “da coloro che sostengono la sfilata” – diretti contro oppositori cattolici fuori dalla chiesa.

E ha aggiunto che sarebbe potuta scattare la scintilla della violenza, evitata “per la massiccia presenza della polizia”.

Ha detto McBride: “Inoltre, sono stati notati anche i post sui social media riguardanti l’uso di pipe bomb e incendi di autovetture e sebbene non vorrei sostenere che si tratta di una minaccia seria, va in qualche modo a mettere in evidenza gli atteggiamenti induriti di alcuni”.

La settimana scorsa una serie di tweet è stata postata da un utente di Twitter che si scagliava contro le “bigotte e settarie marce orangiste a Glasgow”.

In un messaggio c’era la foto di una pipe bomb e esortava le persone a fermare le parate protestanti costruendo finti ordigni “piazzandoli lungo un percorso o vicino a una chiesa”.

Ha aggiunto: “La polizia dovrà effettuare indagini e chiudere la strada. Ha funzionato per noi negli anni ’70. Quindi provate”.

Il tweet iniziale è arrivato in risposta al gruppo Call It Out, che si batte contro “il bigottismo anti-cattolico e il razzismo anti-irlandese in Scozia”.

Ieri, durante una riunione del comitato sulle parate del Consiglio, James G MacLean, della Grand Orange Lodge of Scotland – che rappresenta la loggia di Glasgow – ha accusato Call It Out per il rischio di disordini.

Ha detto che la loggia orangista di Glasgow riteneva che Call It Out fosse “la vera ragione dell’escalation” nelle tensioni – e il cambio di percorso della parata sarebbe un “veto dei critici”.

L’onorevole MacLean ha aggiunto: “Bisogna dire che se il sovrintendente ha ragione … questo è a causa della minacciata contro-manifestazione del gruppo che si fa chiamare Call it Out, e non a causa della mancanza di intenti pacifici dei manifestanti”.

L’onorevole MacLean ha affermato che il diritto di contro-dimostrare non dovrebbe prevalere sul diritto umano alla libertà di tenere un’assemblea pubblica.

E ha detto che Call It Out “stava minacciando di interrompere la pace e l’ordine” per la modalità con cui si oppone alle parate.

I consiglieri hanno detto che la parata potrebbe svolgersi, ma verrà modificato il percorso. MacLean ha dichiarato: “Intendiamo fare appello al Tribunale dello Sceriffo di Glasgow”.

La scorsa notte Call It Out ha detto: “Come può un gruppo di persone, di tutte le età, che restano in piedi in silenzio e completamente pacifiche, causare un’escalation di tensioni?”

Il canonico Tom White è stato attaccato lo scorso luglio mentre una parata passava davanti a St. Alphonsus. Bradley Wallace, 24 anni, è stato poi incarcerato per 10 mesi per l’aggressione.

La scorsa settimana, i gruppi lealisti hanno perso una causa giudiziaria che si opponeva alla decisione di modificare il percorso di un’altra parata che, lo scorso fine settimana, doveva passare sempre per St Alphonsus.

L’avvocato Neil MacDougall, in rappresentanza di quattro gruppi, aveva affermato che cambiare il percorso della parata sarebbe stata una violazione dell’articolo 11 della Convenzione Europea dei Diritti Umani, che certifica il diritto alla libertà di riunione e associazione.

Ma lo sceriffo Stuart Reid si è pronunciato a favore del consiglio, dicendo che la sua decisione era “adeguata, corretta e intelligente”.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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