Distretto Nord

Molotov al bonfire: Giovane lealista cosparso di benzina durante i disordini all’interfaccia di North Belfast

Il DUP ha pubblicato un resoconto degli eventi verificatisi questa sera in un punto nevralgico di Belfast nord, suggerendo che i giovani repubblicani hanno lanciato "almeno quattro" bombe molotov - una delle quali ha schizzato qualcuno senza incendiarsi

 

Un comunicato del DUP a nome del consigliere di Belfast Dean McCullough ha dichiarato questa sera: “Un gruppo numeroso di circa 40 nazionalisti della dirimpettaia New Lodge ha attraversato i Duncairn Gardens intorno alle 17.00 di oggi. Un certo numero di bombe molotov, almeno quattro, sono state lanciate verso il bonfire di Tigers Bay nel tentativo di incendiarlo. I bambini si trovavano nelle vicinanze in quel momento. Un giovane è stato cosparso di benzina che fortunatamente non ha preso fuoco. È chiaro che questo attacco avrebbe potuto provocare ferite molto gravi o peggio. Questo è stato almeno il terzo attacco con bombe molotov al bonfire negli ultimi due mesi. Chiediamo la fine di questi sinistri attacchi settari alla comunità di Tigers Bay e alla sua espressione culturale”.

A fargli da eco, i commenti del deputato del DUP Brian Kingston che recitano: “Dopo l’attacco a tre giovani protestanti della scorsa settimana, alcuni elementi repubblicani stanno deliberatamente cercando di inasprire le tensioni in questo momento. Non possiamo permettere che abbiano successo e dobbiamo sentire la condanna di questi attacchi da parte di tutta la comunità. Nell’appellarci alla calma, chiediamo alla comunità nazionalista e ai rappresentanti eletti di esprimersi in modo inequivocabile contro questi incidenti e di usare appieno la loro influenza per porre fine a questi attacchi settari”.

Arrivato nell’area, Jamie Bryson dice che il governo irlandese deve “assumersi la responsabilità per l’odio anti-unionista”, citando il Protocollo come fattore scatenante.

Bryson ha dichiarato: “Ho visitato Tigers Bay stasera, dopo che il sito di espressione culturale di Adam Street era stato attaccato dai nazionalisti. Si è trattato di un vergognoso crimine di odio settario e di un’altra manifestazione di intolleranza nei confronti di qualsiasi espressione della cultura o dell’identità unionista. In questa occasione la PSNI ha agito rapidamente e ha disperso la folla. Tuttavia i politici nazionalisti, e in particolare il governo irlandese, devono assumersi la responsabilità dell’odio che hanno fomentato contro la cultura e l’identità unionista, in particolare con il loro sforzo di trasformare gli unionisti in cittadini di seconda classe attraverso il Protocollo. Vorrei fare appello a tutti i giovani lealisti affinché non si lascino coinvolgere nei tentativi deliberati di innescare punti di tensione conflittuali come mezzo per continuare la lunga guerra culturale contro la comunità PUL (Protestant, Unionist, Loyalist community). L’agitazione è deliberata e orchestrata, e il lealismo dovrebbe essere attento a questo. I ministri nazionalisti hanno fallito l’anno scorso ad Adam Street e prima ancora la coalizione dello Sinn Fein, SDLP e Alliance nel Consiglio comunale di Belfast ha fallito ad Avoneil perché i lealisti non hanno reagito violentemente, ma hanno piuttosto usato la legge per ostacolare i tentativi di colpire la nostra cultura”.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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