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Omicidio McConville: Ivor Bell prosciolto dalle accuse

Il veterano repubblicano è stato prosciolto dall’accusa di aver sollecitato nel 1972 l’omicidio di Jean McConville, madre di 10 figli abitante ai Divis Flats di Belfast. Nel corso del processo è emerso che sarebbe stato Gerry Adams a raccomnadare la sepoltura segreta della donna, ritenuta una spia per gli inglesi.

L’ex presidente dello Sinn Féin ha respinto l’accusa mentre è apparso come testimone in un processo per due accuse contro Ivor Bell.

Cinque dei figli di Jean McConville si trovavano oggi presso il Tribunale di Belfast ad ascoltare la sentenza emessa da una giuria, composta da quattro donne e otto uomini, che ha ritenuto Ivor Bell non colpevole di aver incoraggiato il suo omicidio.

Ivor Bell, 82 anni, di Belfast, non era presente in aula perché lo scorso dicembre era stato ritenuto non idoneo a partecipare alle udienze.

Il giudice O’Hara aveva ordinato alla giuria di restituire un verdetto di non colpevolezza, perché in precedenza le interviste registrate, punto focale del procedimento giudiziario, erano state dichiarate inammissibili.

“A seguito di alcune sentenze giudiziarie che sono state emesse negli ultimi due giorni, ora non ci sono prove che l’accusa possa essere presentata dinanzi a voi per sostenere il caso contro il signor Bell”, ha detto il giudice.

“Il mio ruolo ora è di indirizzarvi a restituire un verdetto di non colpevolezza perché semplicemente non è possibile provare che abbia compiuto gli atti presunti”.

Il giudice ha anche revocato le restrizioni che aveva emesso in precedenza.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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