Distretto Nord

Partita tra Rangers e Celtic in Irlanda del Nord proposta per sostenere il processo di pace nel 1998

Una partita dell'Old Firm in Irlanda del Nord nel 1998 fu proposta per sostenere il processo di pace

Nel 1998 è stata proposta la disputa di un incontro di Old Firm in Irlanda del Nord per sostenere il processo di pace, come dimostrano i documenti appena rilasciati

 

Alistair Campbell, ex consigliere e addetto stampa del governo laburista di Tony Blair, scrisse all’allora Primo Ministro, al Segretario di Stato per l’Irlanda del Nord Mo Mowlam e al Segretario di Stato per la Scozia Donald Dewar per suggerire l’idea. Campbell disse che la partita avrebbe potuto svolgersi nel periodo precedente al referendum sull’Accordo del Venerdì Santo e arrivò a proporre che le due parti potessero indossare le rispettive maglie per la partita. Disse di avere un “contatto diretto” con il Celtic e di essere in grado di convincere l’allora manager del Manchester United Alex Ferguson ad avvicinarsi ai Rangers.

La lettera scritta da Alistair Campbell – Crediti: Archivio Nazionale

Ha scritto: “Un’idea. Che ne dite di organizzare una partita tra Rangers e Celtic, a Belfast, negli ultimi giorni della campagna referendaria. “Sarebbe un evento unico nel suo genere, ma potremmo aggiungervi la possibilità di far indossare al Celtic la maglia dei Rangers e ai Rangers quella del Celtic (anche se uno o due giocatori dei Rangers, per quanto ne so, potrebbero avere delle difficoltà). Tuttavia, sia in termini di pubblicità per la campagna, sia per lanciare un messaggio, sarebbe molto potente”. Campbell ha proseguito: “Ho un contatto diretto con il Celtic, mentre posso convincere Alex Ferguson ad avvicinarsi ai Rangers. Prima che io proceda, tu e Mo pensate che valga la pena di proseguire, anche se, dati gli impegni di fine stagione, potrebbe non essere possibile portare tutti i grandi nomi? Fatemi sapere”.

Nella foto in alto Paul Lambert, Celtic, e Paul Gascoigne, Rangers, durante un incontro a Glasgow 

 

Let

Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

Related Articles

Close