Distretto Nord

Per Jeffrey Donaldson, DUP, il voto di Westminster interferisce sulla devolution nordirlandese. Allister, TUV, sprona il DUP a fare le barricate

Il deputato del Democratic Unionist Party Jeffrey Donaldson ha detto che il suo partito crede nella devolution e che le questioni come il matrimonio tra persone dello stesso sesso e l’aborto sono materia per l’Assemblea dell’Irlanda del Nord.

La Camera dei Comuni di Westminster ieri ha votato in modo schiacciante per legiferare su matrimoni ed aborto. La legge entrerà in vigore automaticamente se il governo di Stormont non sarà di nuovo operativo entro il 21 ottobre.

Però l’onorevole Donaldson, intervenendo a Morning Ireland di RTÉ, ha affermato che le proposte di legge indeboliscano il concetto di devolution nell’Irlanda del Nord.

Queste questioni delicate non possono essere emendate una volta passate. Donaldson ha aggiunto che, sebbene creda nella democrazia e accetta il voto del parlamento, la democrazia dovrebbe anche essere responsabile e consentire alle persone di apportare cambiamenti.

“È una faccenda del popolo nordirlandese, attraverso i suoi rappresentanti eletti, prendere decisioni e legiferare su questi temi”, ha affermato Donaldson. “Farlo nel modo in cui viene proposto ora, viola la composizione e il concetto di devolution e mina le istituzioni politiche nell’Irlanda del Nord”.

Nel frattempo Amnesty International ha dichiarato che i voti di ieri nella Camera dei Comuni sono stati una giusta ricompensa per anni di campagne da parte di gruppi e ONG. L’aborto è strettamente limitato nell’Irlanda del Nord e il matrimonio omosessuale è illegale.

Parlando sempre a Morning Ireland, il coordinatore di Amnesty in Irlanda del Nord, Patrick Corrigan, ha detto che l’esito non è stato una grande sorpresa dato che gli attivisti hanno lavorato diligentemente nel corso degli ultimi due anni.

Corrigan ha detto che conosceva il sostegno da parte di tutti i principali partiti – tranne dei dieci parlamentari del DUP. Ha detto che era una questione di ottenere il giusto mezzo legale, al momento giusto, nella camera giusta. Non potevano più farlo a Stormont, ha affermato, ed è per questo che è stato portato a Westminster.

“Se l’Assemblea sarà ripristinata in futuro (entro il 21 ottobre) allora i parlamentari di Stormont possono approvare la propria legge, ma la grande maggioranza dei politici è favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso, quindi difficilmente vedremo un ribaltamento della misura approvata alla Casa dei Comuni”.

Ma il falco unionista Jim Allister, del Traditional Unionist Voice, ha detto che il voto di ieri su matrimonio omosessuale e aborto “è un calcolato tentativo di costringere i partiti ai colloqui per ripristinare Stormont”.

Secondo Allister il DUP non dovrebbe cedere alla “pressione” ma, anzi, si troverebbe nella posizione di obbligare il governo ad abbandonare questi piani.

“Senza commettere errori, il DUP ha i mezzi per contrastare questa ingerenza nella fase negoziale con il nuovo Primo Mistro”, ha aggiunto, mettendo il partito di Arlene Foster metaforicamente con le spalle al muro.

“Ci passeranno sopra come con l’Irish Language Act, o faranno valere i loro principi sul matrimonio e sull’aborto? Oppure costringendo il governo di Westminster a ritirare le questioni come prezzo per la fiducia fornita dal DUP al governo?”

Anche Jim Wells, parlamentare DUP, ha fatto eco alle osservazioni di Allister, dicendo che se le riforme diventeranno legge allora il patto “DUP-Tories” sarà “giunto alla fine e il governo cadrà”.

Una voce unionista leggermente discosta dal coro è quella del leader dell’Ulster Unionist Party,Robin Swann, secondo cui “Westminster ha ora dimostrato che può legiferare per l’Irlanda del Nord, quindi il Segretario di Stato dovrebbe iniziare a prendere le decisioni urgenti necessarie per conto dell’Irlanda del Nord”, ha detto.

Colum Eastwood, leader dello SDLP, ha parlato di “momento di svolta” aggiungendo: “Oggi è un buon giorno per l’Irlanda del Nord e per la nostra comunità LGBT+. Dopo decenni di discriminazione, intolleranza e abusi, spesso per mano dello stato, abbiamo finalmente compiuto un passo verso il riconoscimento che l’amore provato dalle persone LGBT+ è uguale a quello di chiunque altro.

“È motivo di profondo dispiacere per me come parlamentare e come leader del partito riconoscere che non siamo ancora stati in grado di realizzare l’uguaglianza dei matrimoni in un esecutivo inclusivo e di potere condiviso. Sono lieto, tuttavia, che ora abbiamo una garanzia di uguaglianza voluta da Westminster “.

Il direttore del gruppo di supporto LGBT “Project Rainbow”, John O’Doherty, ha detto che spera che questo sviluppo “aiuti a porre fine alla cittadinanza di seconda classe per le persone LGBT+ in Nord Irlanda”.

Ha aggiunto: “Il Parlamento ha sempre avuto il potere di legiferare per l’uguaglianza dei matrimoni nell’Irlanda del Nord e siamo lieti che la Camera dei Comuni abbia avuto senso e abbia votato per dare alle persone nell’Irlanda del Nord le stesse libertà di cui godono tutti gli abitanti di queste isole”.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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