Un volantino sta circolando nel bastione ultraprotestante di Portadown, che convoca tutti i lealisti in una strada vicino al centro della città domani sera. Si legge: “Chiamata a tutti i lealisti/Protesta a Portadown/Venerdì 9 alle 19 – e continua – Resistete al protocollo NI e alla polizia a due livelli. Non riprenderete il vostro paese da seduti su un divano! Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere. Incontratevi in fondo a Jervis Street”. Portadown, nel north Armagh, cuore e identità dell’orangismo nordirlandese dove risiede la loggia numero uno dell’Ordine lealista, fu durante tutti gli anni ’90 terra di feroci scontri con la comunità repubblicana di Garvaghy road. La marcia orangista alla mecca protestante dell’orangismo nordirlandese di Drumcree, ritenuta ad alto contenuto settario nel percorso di ritorno all’interno dell’enclave cattolica per circa tre chilometri, venne stoppata dall’introduzione della Commissione Parate nel 1998 dopo la sigla dell’accordo del processo di pace provocando un lungo e violento sit-in lealista, con l’intervento dei paramilitari tra cui la C’ company dell’Ulster Freedom Fighters (UFF), la Loyalist Volunteer Force (LVF) e la Real IRA, all’interfaccia con la repubblicana Garvaghy, sotto gli occhi di una incredibile operazione di sicurezza (come il video sotto mostra) delle forze armate britanniche.
