Distretto Nord

Protocollo: a mezzanotte sparirà il confine sul Mare d’Irlanda

Un giorno dopo che il governo ha celebrato i due anni della Brexit, il protocollo dell’Irlanda del Nord rischia di disfarsi. Il ministro dell’agricoltura unionista ha detto unilateralmente che fermerà i controlli alle frontiere, mettendo in dubbio il fragile accordo. Stormont è aspramente diviso sugli accordi, che sono progettati per consentire all’Irlanda del Nord di lasciare l’UE senza minare l’accordo del Venerdì Santo. L’accordo mantiene l’Irlanda del Nord nel mercato unico delle merci, il che significa che i controlli alle frontiere possono essere evitati per i prodotti che vanno e vengono dalla Repubblica d’Irlanda. Ma il controverso meccanismo  significa che i controlli devono essere effettuati su alcune merci che vanno dal resto del Regno Unito all’Irlanda del Nord, il che, secondo gli unionisti, crea un confine nel mare d’Irlanda. Dopo mesi di tentativi di rinegoziare l’accordo da parte del governo di Boris Johnson, una situazione di stallo in Irlanda del Nord e aspre proteste, Edwin Poots, il ministro dell’agricoltura del DUP, ha unilateralmente eliminato i controlli. Non è chiaro se il servizio civile rispetterà il suo ordine, ma la mossa darà a Downing Street un grande mal di testa.

L’opposizione nazionalista del DUP a Stormont insiste che il servizio civile ha il dovere di rispettare gli obblighi legali di Stormont di effettuare i controlli secondo i termini dell’accordo di ritiro della Brexit.

Poots ha detto che il consiglio legale che aveva cercato sul provvedimento ha sostenuto la sua opinione che era autorizzato a fermare i controlli.

La mossa arriva dopo che la settimana scorsa non è riuscito ad assicurarsi l’approvazione dell’esecutivo di Stormont per continuare i controlli sui prodotti agroalimentari che arrivano in Irlanda del Nord dalla Gran Bretagna.

Un’annosa disputa su chi è legalmente obbligato ad attuare i termini dell’accordo ha diviso a metà la politica nordirlandese.

Il ministro sostiene che in assenza dell’approvazione dell’esecutivo non ha più la copertura legale per continuare i controlli documentali e le ispezioni fisiche.

Poots ha annunciato la mossa di fermare i controlli a Stormont mercoledì sera, dicendo che aveva “preso un parere legale in relazione alla mia posizione”.

Ha aggiunto: “Ora ho dato istruzioni formali al mio segretario permanente di fermare tutti i controlli che non erano in atto il 31 dicembre 2020 dalla mezzanotte di stasera”.

Il governo di Westminster non ha risposto, ma sarà sotto pressione per spiegare come l’impasse sarà evitata.

I ministri hanno precedentemente minacciato di invocare l’articolo 16, che sospenderebbe l’accordo, se l’UE rifiuta di rinegoziare elementi di esso.

 

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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