Protocollo: il primo ministro Foster ha incontrato le delegazioni delle formazioni paramilitari lealiste
Il leader del DUP e primo ministro nell’Assemblea di Stormont a Belfast, Arlene Foster, ha incontrato oggi un gruppo rappresentativo di paramilitari lealisti per discutere sul protocollo dell’Irlanda del Nord. Il faccia a faccia si materializza tra la rabbia dei lealisti per i nuovi controlli sulle merci in arrivo nei porti, con la convinzione che è stato creato un cuneo economico tra la provincia e il resto del Regno Unito che mina l’integrità costituzionale dell’Unione. Nelle scorse settimane, sono apparse delle minacciose scritte in tutta l’Irlanda del Nord esprimendo la dura opposizione a un confine nel Mare d’Irlanda. Al meeting con la leader unionista e i gruppi lealisti comunitari, c’erano anche i rappresentanti delle formazioni paramilitari tra cui UVF, UDA e Red Hand Commando. Un portavoce del partito ha poi dichiarato: “Abbiamo ascoltato le opinioni espresse e la necessità di metodi politici e costituzionali per salvaguardare il mercato unico del Regno Unito e garantire che vi sia un flusso libero di scambi tra Gran Bretagna e Irlanda del Nord”. Il DUP ha esortato il governo britannico a rinunciare al protocollo. Tuttavia, in una dichiarazione congiunta mercoledì, il ministro della Brexit Michael Gove e il vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic hanno affermato che entrambe le parti sono impegnate nella “corretta attuazione” del protocollo. Ciò si ottiene trasferendo i controlli normativi e doganali nel Mare d’Irlanda, con le merci importate in Irlanda del Nord dal resto del Regno Unito soggette a una serie di nuovi processi. L’intero processo ha finora causato qualche interruzione del commercio da quando è entrato in vigore il 31 dicembre e tali difficoltà potrebbero intensificarsi in modo significativo da aprile, quando terminerà quest’ultimo “periodo di grazia” che attualmente limita la burocrazia applicata ai prodotti dei supermercati importati.