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Putiferio diplomatico UK – Repubblica sulla acque territoriali attorno Rockall. Londra schiererà navi di protezione della pesca per imporre una zona di esclusione

Un putiferio è esploso tra la Scozia e la Repubblica d’Irlanda per l’accesso alla pesca nei pressi di Rockall, un’isoletta minuscola nell’Atlantico settentrionale. Il governo scozzese di Edimburgo ha avvertito Dublino che applicherà i suoi diritti di pesca nella zona, dove i pescherecci da traino irlandesi hanno catturato calamari, eglefini e altre specie per decenni. Il ministro degli affari esteri scozzese, Fiona Hyslop, ha detto che il suo governo schiererà navi di protezione della pesca per imporre una zona di esclusione di 12 miglia attorno all’isolotto, che si trova a circa 260 miglia al largo della costa occidentale della Scozia. Con una lettera hanno messo in guardia le autorità di Dublino: “le navi irlandesi o qualsiasi altra nave non britannica – spiegano – non sono mai state autorizzate a pescare nelle acque territoriali del Regno Unito intorno a Rockall e, nonostante abbiamo intrapreso intense discussioni con le autorità irlandesi sulla questione, è deludente che questa attività stia continuando.” C’è stato effettivamente un aumento di tale attività illegale, hanno detto facendo luce gli esperti e, con la stagione della pesca Rockall, il Regno Unito ha l’obbligo di difendere gli interessi dei pescatori scozzesi e garantire il rispetto del diritto internazionale. Tuttavia, Dublino contesta la pretesa scozzese di monopolizzarsi il diritto di pesca attorno all’inabitabile isoletta del nord. A scendere in campo nella parapiglia diplomatica, addirittura il ministro degli esteri irlandese, Simon Coveney, che ha respinto le accuse scozzesi: “È stato chiarito che si tratta di acque della UE. Le acque intorno a Rockall fanno parte delle acque dell’Unione nell’ambito della politica comune della pesca, a cui si applica il principio di parità di accesso per le navi di tutti gli Stati membri dell’UE.” Ha chiarito il ministro non risparmiando un caustico affondo che sa di preludio sui confronti futuri post Brexit. “Non abbiamo mai riconosciuto la sovranità del Regno Unito su Rockall e di conseguenza non abbiamo ancora riconosciuto un mare territoriale attorno ad esso.”Ha bissato Coveney prima di ammorbidire il tiro dicendo che “abbiamo cercato di lavorare positivamente con le autorità scozzesi e di affrontare questioni delicate che ne derivano in uno spirito di parentela e collaborazione ma siamo molto dispiaciuti che le questioni siano giunte a questo punto e intendiamo fare tutto il possibile per raggiungere una soluzione soddisfacente”, ha affermato il ministro degli Esteri irlandese.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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